L'uomo e le sue donne, Dio e la famiglia: tutto Ayrton

Formula 1
Ayrton Senna in un collage della sua vita, tra donne, macchine e famiglia
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C'è il Senna pilota, e poi lo scanzonato playboy, amato alla follia dall'universo femminile. Ma c'è anche il fortissimo legame con i genitori, la sorella Viviane e il fratello Leo. E il più grande: "Nada pode me separar do amor de Deus"

di Alfredo Corallo

"La prima volta che ho fatto l'amore? Avevo 13 anni, a quell'età è difficile trovare una ragazza disponibile, le tue coetanee preferiscono i 18enni... Così mio cugino mi 'affidò' a una prostituta, fuori da un night, bionda, enorme, era davvero enorme! Ma non avevo scelta...". Difficilmente Ayrton Senna si lasciava andare a confessioni di questo genere, eppure quella volta a Playboy Brazil rivelò alcuni particolari davvero "insoliti" ("Sesso prima di una gara? Funziona, certo. Affronto la corsa più rilassato") e anche le sue disavventure sentimentali.

Siamo nel marzo del 1990, all'inizio di una stagione che lo vedrà di nuovo campione del mondo con la McLaren, dopo il primo titolo dell'88. Il pilota brasiliano ha appena chiuso la sua relazione con Xuxa Meneghel, una showgirl molto famosa in quel periodo in Sudamerica. "Negli ultimi 12 anni ho affrontato diverse rotture dolorose, ma posso dire con sicurezza che in tutta la mia vita c'è stata solo un'occasione in cui ho avvertito il forte desiderio di costruire una famiglia, volere un figlio da qualcuna. Con Xuxa".

Nozze e malelingue. Senna si era sposato nel febbraio del 1981 con l'amichetta d'infanzia Lilian Vasconcelos. Quando iniziò a correre in Europa si trasferirono in Inghilterra, a Norwich, un abisso rispetto a San Paolo. Erano giovanissimi, e Ayrton aveva in testa soltanto le macchine da corsa. Durò otto mesi ("però cucinava bene") tanto che alcuni giornali scandalistici si spinsero a mettere in dubbio la virilità del driver brasiliano, adducendolo a causa del divorzio.

Qualche anno dopo il suo collega Nelson Piquet sposterà l'attenzione su una presunta,  parecchio presunta, omosessualità. "E' stata una campagna incredibilmente distruttiva contro di me - ricorda Senna - non era in grado di battermi in pista e voleva rovinarmi su una questione personale. Ma non c'è riuscito". In realtà Piquet non sopportava l'idea che la moglie Katherine, prima che si sposassero, aveva flirtato con il connazionale, più giovane e bello...

Sono un pirata, sono un signore. Dopo Lilian ecco Adriane Yasmin, Marcella Prado, Luma de Oliveira, Fernanda Barbosa e mille altre... Tutti nomi che a noi, oggi, non dicono nulla, ma in quel momento erano il top delle passerelle brasiliane, le attuali Adriana Lima e Giselle, per intenderci. L'ultima, quella che lo accompagnerà nel viaggio finale, fu Adriane Galisteu, non particolarmente amata dalla famiglia Senna, "snobbata" persino ai funerali (al contrario dell'adorata Xuxa).

E poi Elle Macpherson, Cindy Crawford e Carol Alt, con cui visse una passione travolgente, lunga 4 anni, ma clandestina, perché lei era sposata e lui stava, appunto, con la Galisteu. "Ci eravamo conosciuti a Milano - raccontò l'attrice a Sette - durante una festa. Io non sapevo neppure chi fosse... Ci siamo rincorsi in ogni angolo di mondo, cercando di nasconderci dai paparazzi e dai nostri sensi di colpa verso chi stava in casa ad aspettarci. Tutti i nostri sogni sono morti con lui in quella maledetta domenica di maggio a Imola, ma rimarrà sempre nel mio cuore. Lui era energia, positività, la vita stessa".

Famiglia, beneficenza e... Dio. Ayrton era legatissimo ai suoi familiari. Il fratellino Leo, la sorella maggiore Viviane e il nipotino Bruno, mamma Neyde e papà Milton, ricco proprietario di aziende agricole, che costruì il suo primo kart e non ne ostacolò mai l'ambizione di correre, sebbene non fosse proprio uno studente modello... Dalla madre prenderà anche il cognome Senna, di origine napoletana.

Dal '94 Viviane si occupa della Fondazione che in questi 20 anni ha garantito un'istruzione a milioni di bambini, che Senna amava profondamente e aiutava - tenendolo nascosto - con grosse donazioni. Era stato fortunato, e parte di questa fortuna la distribuiva sfamando migliaia di bocche nei quartieri più poveri del suo Paese. L'amore più grande, tuttavia, lo riservò per Dio, come recita l'epitaffio sulla sua tomba, dalla Lettera dell'apostolo Paolo ai Romani: "Nada pode me separar do amor de Deus".