Mercedes, dominio meritato. E in Canada...

Formula 1
Nico Rosberg festeggia dopo la vittoria a Montecarlo (Foto Getty)

Riconoscere la superiorità e il valore degli avversari è il primo passo per ripartire e ricostruire qualcosa. Lo hanno fatto Alonso e Raikkonen nei confronti di Rosberg ed Hamilton. La Ferrari lavora su areodinamica e software per Montréal

di Mara Sangiorgio

Onore al merito. Perchè riconoscere la superiorità e il valore degli avversari è il primo passo per ripartire e ricostruire qualcosa. E perchè no, lo ha dimostrato Raikkonen a Montecarlo, provare ad attaccare. Lo aveva ammesso il direttore tecnico Allison proprio durante il weekend monegasco. Non si è nascosto il finlandese in Scandinavia durante un evento sui kart organizzato dallo sponsor Santander. Lo ha ripetuto Alonso, spettatore interessato al Giro d'Italia: i successi di Red Bull e Mercedes in Formula 1 sono meritati.

Il "segreto" - E alle spalle di questi successi c'è semplicemente un lavoro migliore. Quattro mondiali negli ultimi quattro anni per il team austriaco. Cinque doppiette consecutive - in sei gare - per la Mercedes in questo 2014. E pensare che questo record, nei precedenti 64 anni di storia della F1, era stato raggiunto solo in altre due occasioni: nel 1952 e nel 2002, sempre e solo dalla Ferrari. Una situazione in cui Fernando Alonso cerca nel suo libro da samurai e detta una delle sue massime: deve essere solo una motivazione per lavorare meglio.

Lavoro - Per il Canada il presidente Montezemolo aveva promesso una F14T quasi versione B. Per Montréal, sulle due rosse, si punta sicuramente sull'areodinamica e sul software per ottimizzare il funzionamente del motore. Il lavoro sulla power unit Ferrari continua. Gli avversari, anche in Canada, andranno forte. Bisogna trovare e avere le armi giuste per attaccare.