LA FOTOGALLERY. Nel GP di Germania del 2003, il colombiano della Williams, spesso protagonista di manovre oltre il limite, fu tra i pochi big a non essere coinvolto in incidenti o sventure, riuscendo così a salire sul gradino più alto del podio

Al termine di una gara folle, Juan Pablo Montoya potè festeggiare la vittoria nel GP di Germania del 2003. Per lui tanta bravura ma anche un pizzico di fortuna -
Hockenheim 2003: più che una gara, un giro all'autoscontro
Il colombiano, partito in pole, riuscì a evitare la baraonda che si scatenò dietro di lui, con il terribile tamponamento che coinvolse Ralf Schumacher, Barrichello e Kimi Raikkonen -
Hockenheim 2003: più che una gara, un giro all'autoscontro
L'impatto fu tremendo, fortunatamente senza conseguenze per i piloti. Ma la gara di Raikkonen si chiuse lì... -
Hockenheim 2003: più che una gara, un giro all'autoscontro
Anche per Barrichello non ci fu nulla da fare. Il brasiliano riportò ai box la sua Ferrari -
Hockenheim 2003: più che una gara, un giro all'autoscontro
Ritiro dopo appena un giro anche per Ralf Schumacher, cui non portò bene la presenza dell'avvenente moglie Cora -
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Anche nelle retovie si scatenò l'inferno: a farne le spese la Jordan di Firman e la Sauber di Frentzen -
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La suerte di Montoya produsse anche una incredibile foratura a uno scatenato Michael Schumacher, che aveva risalito la classifica sino al secondo posto -
Hockenheim 2003: più che una gara, un giro all'autoscontro
Grazie anche alle sventure altrui, Montoya tagliò il traguardo con oltre un minuto di vantaggio su Coulthard e Trulli, unici non doppiati di quel GP insieme a un giovane Fernando Alonso -
Hockenheim 2003: più che una gara, un giro all'autoscontro