Riecco la Red Bull: le mosse del trionfo in Ungheria

Formula 1
La Red Bull di Ricciardo, prima al traguardo dell'Ungaroring (Foto Getty)
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ANALISI TECNICA. La nuova ala anteriore per massimizzare la deportanza all'avantreno è solo una della novità portate in pista dal team di Milton Keynes. Ma come si sono difese le monoposto dalle temute alte temperature?

di Cristiano Sponton

Seconda vittoria in carriera per Daniel Ricciardo, autore di un finale scatenato con la sua Red Bull, che si mangia negli ultimi giri la Mercedes di Hamilton (grande rimonta) e la Ferrari di Alonso. Ma ottima anche la gara di Fernando, che ha fatto sognare i propri tifosi sfiorando una vittoria impensabile alla vigilia di questo GP.

Race Anatomy...
- Analizziamo nel dettaglio le principali novità tecniche viste sul tracciato ungherese. La Red Bull ha portato una nuova ala anteriore per massimizzare la deportanza all'avantreno; cambiato il disegno del terzo flap supplementare (1) con un aumento della corda; parzialmente chiusa la soffiatura (2) presente tra il profilo principale ed il primo flap. Al posteriore, sulla parte alta della deriva verticale dell'ala, è stata aggiunta una soffiatura (si è passati da tre a quattro).



Assetto Red Bull - Anche in questa stagione, nonostante l'abolizione degli scarichi soffiati e la proibizione del FRIC, la Red Bull continua a sfruttare un assetto picchiato molto più pronunciato rispetto alle altre vetture. Per questo, gli ingegneri diretti da Newey, continuano a lavorare sulla zona esterna del diffusore, in quanto una delle problematiche che si riscontrano su vetture che usano un assetto rialzato al posteriore è che un distacco eccessivo del fondo dal suolo comporta una perdita di effetto suolo; e ciò perché si va ad ampliare eccessivamente la sezione di passaggio dell'aria tra il suolo e il fondo. Questo comporta un flusso d'aria più lento, minor depressione e ci può essere l'entrata di flussi laterali dall'esterno.

Insidia caldo - In Ungheria tanti team temevano il caldo. Questo li ha spinti ad optare per carrozzerie posteriori con grossi sfoghi atti a smaltire nel migliore dei modi il calore. La Ferrari, dopo aver collaudato la versione stretta al posteriore, ha puntato su quella con sfoghi maggiorati (4). Una scelta analoga è stata fatta dal team Sauber, che sulla C33 ha allargato parecchio gli sfoghi posteriori (6) per non compromettere l'affidabilità.



Oltre il motore Ferrari - Non solo i motorizzati Ferrari temevano le alte temperature in pista. La McLaren ha posizionato, nella parte terminale del cofano motore, una doppia serie di tre branchie (5) per favorire l'estrazione d'aria calda e garantire alla Power Unit di funzionare nel giusto range di temperatura. La Force India ha utilizzato delle prese d'aria supplementari collocate sopra l'airscope (7) per incanalare aria fresca in modo da raffreddare le componenti interne della vettura.