Alla scoperta di Sainz, il "nuovo Alonso" che ammira Vettel

Formula 1

Francesco Giambertone

Carlos Sainz, pilota della Toro Rosso, è nato l'1 settembre 1994 (Foto Getty)
carlos_sainz_getty

Il 20enne spagnolo sarà uno dei protagonisti della prossima stagione di Formula 1 con la Toro Rosso. Figlio dell'omonimo campione mondiale di rally, amico di Fernando sin da bimbo, è molto determinato: "Vincerò un Mondiale. E non chiamatemi più Junior"

Chiamatelo solo Carlos Sainz. Toglieteci "Junior", perché “capirei fossi un rallysta, ma io corro in Formula 1”. Guardatelo bene questo ventenne spagnolo, e ricordatevi chi è. Non solo il figlio di un campione del mondo di rally, ma una promessa della F1, dove finalmente debutterà con la Toro Rosso il prossimo anno. Davanti a noi potremmo avere il prossimo Fernando Alonso. Non è asturiano ma madrileno, però poco importa: è cresciuto nel mito di Nando, “che ho conosciuto quando avevo 7 anni – ha spiegato alla presentazione ufficiale – e ha sempre avuto belle parole per me”. Anche ora che Carlos lo affronterà in pista, ma – giura il ragazzo – “con tutto il rispetto del mondo”. E Alonso già non vede l’ora. La gavetta di Carlos è stata completa e piena di soddisfazioni: il suo approdo in F1 è arrivato dopo ma stupisce meno di quello di Max Verstappen, enorme talento ma forse più acerbo, almeno per età. Sainz iniziò a vincere nel 2008, con l’edizione Asia-Pacifico della KF3, un campionato di kart per ragazzini dai 12 ai 15 anni la cui versione europea aveva aperto la ricca bacheca di un certo Sebastian Vettel. L’anno successivo Sainz Jr fu il migliore anche nel Junior Monaco Kart Cup, percorrendo le orme di Seb e di Robert Kubica. A 16 anni fece il salto di categoria verso le auto a ruota scoperta, in Formula Bmw, prima in Asia (dove impressionò tutti a Sepang) e poi in Europa, ed esordì in Formula Renault 2.0 vincendone nel 2011 la competizione nordeuropea. Entrato nel Red Bull Junior Team, ha corso anche in Formula 3 e infine in Formula Renault 3.5, di cui quest’anno è diventato il più giovane campione di sempre, davanti al francese Pierre Gasly, 18enne francese di cui sentiremo parlare. “Non sono qui per correre, ma per diventare campione del mondo”. Come il suo mito Alonso, o come il suo predecessore Vettel, di cui “sogno la stessa carriera”. Potenzialmente non gli manca nulla: ha le idee chiare, tanta strada davanti, la grinta giusta e un nome prestigioso. In bocca al lupo a Carlos Sainz, non più Junior.