Incidente Alonso, Briatore: "La McLaren dica come è andata"

Formula 1
Briatore e Alonso ai tempi della Renault (foto getty)

ESCLUSIVA. In un'intervista a Sky Sport24, il manager interviene sul caso del pilota spagnolo: "Vicenda strana e ancora da chiarire, ma non è vero che non si ricordava degli ultimi 20 anni". Su Vettel: "Paragonarlo a Schumacher è prematuro"

“La botta c’è stata e sicuramente è stata forte. Ron Dennis non ha chiarito cosa è successo, la vicenda resta strana, prima o poi dovranno dirci come è andata”. In un’intervista esclusiva a Sky Sport24, Flavio Briatore torna sulla misteriosa vicenda dell’incidente al pilota spagnolo della McLaren sollecitando la scuderia inglese a chiarire quanto accaduto e minimizzando la storia della perdita di memoria.
Errori di comunicazione - “C’è stato un momento in cui ha perso un po’ di memoria - assicura il manager e scopritore di Alonso - ma è durato soltanto per due o tre giorni, il resto è gossip. Non è vero che non si ricordava quello che è successo negli ultimi 20 anni. La McLaren non ha fatto barriera nei confronti del pilota e c’è stata molta confusione per errori di comunicazione. C’è un’investigazione da parte della Fia e speriamo sia una investigazione seria”. Briatore esclude poi che lo spagnolo abbia avuto problemi di salute: “Quello che sappiamo è che Fernando è andato in ospedale per accertamenti specifici e abbiamo visto che tutte le analisi sono risultate negative”. Paragone Vettel-Schumacher - L’ex boss della Renault saluta con favore lo sbarco in Ferrari di Sebastian Vettel, ma vuole attendere prima di fare paragoni con Schumacher: “Vettel è un pilota forte, ma quando si è ritrovato a guidare un carciofo è andato in difficoltà. Paragonarlo a Schumacher è prematuro, anche se rimane tra i primi sei al mondo”. Briatore commenta la Rossa dell’era Marchionne: “In Ferrari c’erano troppe sovrapposizioni, c’era molta confusione, Marchionne e Arrivabene metteranno ordine. Comunque se la Ferrari sarà buona resterà sempre quella fatta ai tempi di Montezemolo”.