La Ferrari dà lezioni di strategia: ecco come si vince un GP

Formula 1

Cristiano Sponton

Ferrari in trionfo: dopo il successo in Malesia, i tifosi sono tornati a sognare (Foto Getty)
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L'ANALISI TECNICA. Sono state soprattutto le scelte del team guidato da Maurizio Arrivabene a fare la differenza in Malesia, dove la Rossa è stata semplicemente perfetta. Ecco il racconto della gara, suddiviso nelle 4 fasi principali

La gara in Malesia rappresenta la prima sconfitta della Mercedes da quando sono state introdotte, ad inizio 2014, queste nuove Power Unit. La Ferrari ha ottenuto questo importante successo grazie ad una vettura veloce e ad una strategia perfetta. La SF15-T si è presentata a questo appuntamento malese con pochissime novità tecniche rispetto a quanto avevamo visto durante i test e la prima gara di Melbourne. Per entrambe le vetture, dopo le prove comparative del venerdì, è stato scelto di utilizzare il monkey seat e alcune aperture ai lati del cockpit e sul cofano per combattere il caldo e l'umidità malese.



La vittoria di Vettel la possiamo spiegare analizzando alcuni fasi fondamentali della gara malese:

FASE 1 - Entrata in pista della Safety Car al giro 4. Hamilton in questi primi giri non era riuscito a staccare Vettel, a dimostrazione che la SF15-T era molto veloce. Con le temperature dell'asfalto oltre i 60°C, i due piloti della Mercedes sono stati costretti a fare il pit stop per montare un set di gomme hard nuove, in quanto sapevano benissimo che con gomme Medium e serbatoio pieno i loro pneumatici sarebbero andati in crisi molto presto. Vettel, invece, è rimasto in pista con le gomme medie.

FASE 2 - Dopo il restart Vettel, come evidenzia il grafico in basso, è stato molto abile nel sfruttare al massimo le prestazioni della propria SF15-T, riuscendo a costruire un gap importante nei confronti di Hamilton, finito nel traffico dopo la propria sosta. Appena la gomma media della Ferrari ha dimostrato segni di degrado, gli ingegneri di Maranello hanno richiamato immediatamente il proprio pilota ai box per il pit stop, montando nuovamente gomme medie.



FASE 3 - Al giro 18 pit stop di Vettel, che monta un secondo treno di gomme medie nuove. Hamilton è in pista da 13 giri con le gomme hard. In questa fase il pilota tedesco della Ferrari è velocissimo e consistente, tanto da recuperare nei confronti dell'inglese ben 10 secondi in appena 5 giri, costringendolo a un ulteriore pit stop.



FASE 4 - Al giro 26 in Mercedes richiamano Hamilton per il pit stop, per montare l'unico set di gomme medie nuove rimasto all'inglese. In questo frangente Vettel era in pista già da 8 giri, sempre con gomme medie. Hamilton doveva spingere al massimo per limare parte del gap che lo separava dal tedesco della Ferrari. L'inglese della Mercedes è riuscito a guadagnare mediamente 1 secondo a giro ma, dopo soli 8 giri il degrado degli pneumatici della Mercedes si è fatto sentire e i tempi tra i due sfidanti sono diventati simili.

Questa piccola analisi fa capire che la vittoria della Ferrari è stata ottenuta in pista per le prestazioni della SF15-T e non per errori di strategia della Mercedes. Ora sarà importante il GP di Cina, in cui potremo capire quanto è realmente forte la monoposto di Maranello. Le caratteristiche della pista sono simili a quelle della Malesia, ma le temperature saranno molto più basse e quindi la Mercedes non dovrebbe accusare i problemi di degrado che abbiamo visto in questo fine settimana.