Domenicali: "Per Bianchi era pronto il passaggio in Ferrari"
Formula 1L'INTERVISTA. L'ex team principal della Rossa sulla scomparsa del pilota francese: "Sono stati dei mesi molto tristi dopo l'incidente a Suzuka. Jules è il primo pilota su cui la Ferrari Academy ha investito. Era sempre sorridente"
"Jules era sempre a Maranello, tutti i giorni veniva in fabbrica per crescere e per coltivare il sogno di guidare la Ferrari. La nostra idea era che, dopo la Marussia, andasse in un altro team per crescere ed essere pronto per il grande salto. Questo è quanto avevamo pianificato qualche anno fa. Ma purtroppo il destino ce l'ha portato via". Così Stefano Domenicali, ex team principal della Ferrari, parla di Jules Bianchi, lo sfortunato pilota francese cresciuto nell'Academy della Ferrari morto nella notte tra venerdì a sabato a Nizza in seguito al terribile incidente di Suzuka di nove mesi fa.
"Sono stati dei mesi molto tristi, Jules è il primo pilota su cui la Ferrari Academy ha investito - ricorda Domenicali -. Negli anni il rapporto professionale si è arricchito, ho conosciuto un Jules sempre con il sorriso, sempre positivo, straordinariamente convinto di potercela fare. Purtroppo il destino ce l'ha portato via, e per me è la perdita di un ragazzo, al di là del pilota che era, che meritava un altro destino. Era un ragazzo straordinario che aveva creato un rapporto intenso con tutti, in Ferrari e fuori, e questo l'ha sempre contraddistinto".
"Sono stati dei mesi molto tristi, Jules è il primo pilota su cui la Ferrari Academy ha investito - ricorda Domenicali -. Negli anni il rapporto professionale si è arricchito, ho conosciuto un Jules sempre con il sorriso, sempre positivo, straordinariamente convinto di potercela fare. Purtroppo il destino ce l'ha portato via, e per me è la perdita di un ragazzo, al di là del pilota che era, che meritava un altro destino. Era un ragazzo straordinario che aveva creato un rapporto intenso con tutti, in Ferrari e fuori, e questo l'ha sempre contraddistinto".