Torna l'atmosfera da giallo nel Circus. Il team campione del mondo accusa un dipendente di aver trafugato dati anche sulla telemetria del GP d'Ungheria. E' un ingegnere, Benjamin Hole, e si sarebbe proposto alla Ferrari
Torna l'aria di un giallo. Come quelli cari a 007 e che in Formula 1 abbiamo già vissuto. Ora, è stata la Mercedes ad aver denunciato un suo dipendente di aver trafugato dati sul motore, e alcuni codici necessari per decifrare la telemetria, relativi al Gran Premio d'Ungheria di quest'anno e non solo.
La prima a rivelare dettagli e dinamiche è stata l'agenzia Bloomberg. Benjamyn Hoyle invece, il nome dell'ingegnere e motorista contro il quale il team tedesco ha intrapreso un'azione legale per proteggere la sua proprietà intelletuale. Hoyle aveva comunicato nel maggio del 2014 alla Mercedes l'intenzione di lasciare la squadra alla fine di questa stagione, e nel mese di agosto - secondo l'agenzia inglese - si era appresa la notizia di un suo probabile trasferimento alla Ferrari a partire dal 2016. Motivo per cui la Mercedes lo aveva assegnato a compiti diversi dall'incarico ricevuto.
Ma sembra che a Maranello Benjamin Hoyle si sia solo proposto, come accade quando i rapporti di lavoro finiscono. E come lui, tanti altri ingegneri sul mercato. La Ferrari non avrebbe quindi ricevuto nessun tipo di documento. Tanto da decidere di intraprendere azioni legali per tutelare la propria immagine nei confronti di chiunque volesse sostenere il contrario.
La Mercedes già ad Abu Dhabi aveva chiesto chiarimenti alla Federazione su alcuni punti del regolamento per capire se era lecito lo scambio di informazioni tra concorrenti, vietato. Come nel rapporto di partnership tra Ferrari e Haas. Qualche settimana fa il nome Ferrari non era stato fatto. Ora sì. Anche se per ora rimane una cosa solo loro. Tra la Mercedes e Benjamin Hoyle.