"Fare i conti a dicembre, dire quanto siamo bravi adesso, non ha senso. Bisogna vivere nel terrore fino alla prima gara, in Australia". Il n° 1 Ferrari carica il team fissando gli obiettivi del Mondiale 2016 e rivela: "Vettel è ogni giorno più ferrarista, anche più di Alonso". Retroscena finale: "Stiamo pensando a un ritorno dell'Alfa alle corse"
"Fare i conti a dicembre, dire quanto siamo bravi adesso, non ha senso. Bisogna vivere nel terrore fino alla prima gara in Australia, quando si capirà se abbiamo raggiunto o superato la Mercedes". Così il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, nella conferenza stampa che ha preceduto lo scambio di auguri con i giornalisti della Formula 1. "Il terrore positivo, con tutto il rispetto per gli altri, si chiama Mercedes", aggiunge il n° 1 della Rossa, al fianco di Maurizio Arrivabene.
Seb cuore Ferrari - "Dopo cinque anni a Maranello, Fernando Alonso è andato via meno ferrarista di quanto lo fosse Sebastian Vettel quando è entrato". Marchionne lancia una frecciatina allo spagnolo, esaltando il quattro volte campione del mondo tedesco: "Mi ha colpito molto il suo discorso in italiano sabato scorso a Maranello. Vettel è ogni giorno sempre più ferrarista". Marchionne traccia un bilancio della stagione appena conclusa: "È stato un grande anno, mi dispiace non aver vinto più gran premi".
Il ritorno dell'Alfa - "È incredibile come il marchio Alfa Romeo resti nel cuore della gente. Proprio per questo stiamo pensando a un suo ritorno, come nostro competitore, alle corse e alla Formula 1". Marchionne fa sognare i fan dell'Alfa Romeo. "È importante che l'Alfa Romeo torni, sarà un competitore in più". Il Biscione, scuderia in cui fu coinvolto anche Enzo Ferrari, ha corso in Formula 1 dal 1950 al 1985, e come fornitore di motori fino al 1988. Vinse l'edizione 1950 con la 158 e Nino Farina e nel '51 la 159 di Juan Manuel Fangio. In totale ha disputato 110 gare ottenendo 11 vittorie.
Nascar o Formula 1 - Infine Marchionne lancia una provocazione: "Che la Ferrari lasci la Formula 1 è un'ipotesi possibile, ma molto improbabile. Se non ci vogliono, noi ce ne andiamo", tuona il presidente della Ferrari a proposito delle nuove regole della Formula 1 e della questione relativa alla fornitura di motori ai piccoli team. "Se vogliono trasformare la Formula 1 in Nascar possono fare a meno di noi". Il mancato accordo con la Red Bull? "Sarebbe stato pericoloso - spiega Marchionne - per la competitività della Ferrari".