Pirelli, la F1 riunita a Milano: parte da qui la rivoluzione del 2017

Formula 1

Antonio Boselli

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Il gotha della F1 si è ritrovato per decidere il futuro di questo sport. All'ordine del giorno il prossimo regolamento tecnico; modifiche importanti sono previste anche per le gomme: saranno più grandi nel posteriore. Oltre ad Ecclestone, presenti anche Marchionne, Arrivabene, Vettel e Raikkonen

Era dai tempi del Drake Enzo Ferrari che la Formula Uno non si ritrovava in Italia per discutere del suo futuro. All’epoca c’era da trovare la pace tra Ecclestone e Balestre, oggi c’è da discutere sulla rivoluzione tecnica prevista nel 2017. Oltre alla Ferrari, il punto di contatto con quegli incontri di oltre 30 anni fa, manco a dirlo, è Bernie Ecclestone allora, come oggi, al centro di tutte le decisioni più importanti. Ma non solo lui, tutto il gotha della F1 si è riunita a Villa degi Arcimboli, sede di rappresentanza della Pirelli: Jean Todt, Sergio Marchionne, Maurizio Arrivabene ma anche i piloti Vettel, Raikkonen, Rosberg, Ricciardo, Massa, Kvyat presenti a Milano per trovare un accordo sul regolamento tecnico del 2017, anno della rivoluzione.

Sono previste modifiche importanti anche per le gomme che per esempio saranno più grandi nel posteriore. La Pirelli chiede di organizzare i test il prima possibile ma prima le squadre devono trovare un accordo sulle regole che prevedono un maggior carico aerodinamico per far diventare le monoposto più veloci.

Ma di quanto? Come era prevedibile, ogni team spinge per le soluzioni più congeniali ma il tempo stringe. La notizia importante è che Ecclestone ha appoggiato la richiesta della Pirelli di pianificare dei test ed entro un mese va trovato un accordo per scrivere le nuove regole. Poi ci saranno altri problemi da risolvere perché questi test saranno svolti durante la stagione e la Pirelli avrà bisogno di una monoposto il più recente possibile per fare prove attendibili. C’è chi ha già offerto una macchina test ma c’è da trovare un compromesso regolamentare anche in questo caso. Forse ci vorrebbero il Drake e i suoi proverbiali pranzi al Cavallino di Maranello, forse invece ci vorrebbe un po’ più di buon senso per scrivere insieme le regole del gioco.