Vettel sfida la Mercedes: è favorita, dobbiamo ribaltare il pronostico

Formula 1
I piloti nel corso della conferenza stampa in Australia (Getty)
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Il pilota Ferrari (che in conferenza stampa rivela il nome che ha dato alla sua monoposto: "Margherita, e non è una pizza") promette: "L’obiettivo è ribaltare la situazione rispetto allo scorso anno". Hamilton: "La perfezione non esiste, ma provo sempre ad alzare l’asticella". Ricciardo: "Futuro a Maranello? Solo voci"

Le parole dei piloti per scaldare la vigilia del Mondiale 2016. Comincia con la conferenza stampa del giovedì il primo weekend della nuova stagione. A rispondere alle domande dei giornalisti erano presenti il campione in carica Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Esteban Gutierrez e gli esordienti Ryo Haryanto e Jolyon Palmer.

Sebastian Vettel (Ferrari) – "Credo che la Ferrari abbia il giusto potenziale per dare fastidio alla Mercedes. La domanda è piuttosto se saremo pronti a farlo in tempo. Di sicuro siamo nella direzione giusta. Siamo migliorati lo scorso anno, così come miglioramenti ci sono stati durante i test. Se il passo fatto è abbastanza grande lo capiremo dalle prime gare. Il nostro obiettivo è ribaltare la situazione rispetto allo scorso anno. La Mercedes è ancora favorita, non sorprende dirlo a inizio stagione, ma il nostro compito è quello di esserlo in futuro. Le qualifiche? Solitamente il passo qui rispecchia quello complessivo. Quindi abbiamo cercato di rendere la macchina più veloce, non c’è un grosso segreto. Stiamo cercando di avvicinarci, quanto lo siamo non è dato saperlo, ma lo scopriremo gara dopo gara, cercando di avere più pole position al nostro attivo".

La Rossa di Seb? Margherita... - Dopo Eva è il tempo di Margherita. Sebastian Vettel ha rivelato anche in conferenza stampa il nome che ha voluto dare alla sua Ferrari SF16-H. A chi con una battuta gli ha chiesto se il nome l'ha scelto dopo aver mangiato una pizza, Seb risponde: "Non è il nome di una pizza. E' un nome, prima di tutto: Margherita". Allora è un cocktail, ha continuato il giornalista presente in conferenza: "Penso che se ci pensi la prima cosa che viene in mente è che si tratta di un nome, non è una pizza" poi spiega: "Ci piace il nome. Ogni anno diamo alla vettura un nome. Lo scorso anno Eva, quest'anno Margherita. Siamo soddisfatti di questo".

Lewis Hamilton (Mercedes) – "Ho detto di aspettarvi ancora tante cose da me? Mah, non ricordo. Comunque, la perfezione non esiste e bisogna crescere e migliorare sempre. Non so ancora cosa aspettarmi dalla macchina. Cerchi il giro perfetto, alzare sempre l’asticella per migliorare. Questo è quello che intendo per perfezione e questo è ciò che mi entusiasma. Cambiano le regole, come le restrizioni sui team radio, ma credo che saremo tutti sulla stessa barca. Non credo sia un problema per me, cercherò di gestirlo nel miglior modo possibile".


Daniel Ricciardo (Red Bull)
– "E’ bello tornare a correre, in particolare farlo qui. Ogni anno è un’emozione che si rinnova. Melbourne è fantastica, soprattutto quando c’è il sole. Calendario molto fitto nel weekend, qui ci sono sempre macchine in pista. Credo che per i fan siano soldi spesi bene. Quanto a noi, il passo gara è il punto forte mentre sul giro secco in qualifica non siamo altrettanto competitivi. Ma è sul long run che dovremmo andare bene. Questo è emerso dai test, vedremo cosa accadrà. Solo il tempo potrà dirlo. L’anno prossimo in Ferrari? Sono solo voci, sono concentrato esclusivamente sulla Red Bull".


Esteban Gutierrez (Haas)
– "Il periodo alla Ferrari (nel ruolo di terzo pilota, ndr) è stato molto interessante, soprattutto con questo ragazzo qui davanti (sorridendo indica Vettel, ndr). Credo che in generale mi abbia aiutato parecchio a livello professionale avendo potuto osservare molte cose da una prospettiva diversa. Dentro di me c’era una grande fame, volevo tornare a gareggiare e si è presentata questa opportunità per tornare a fare quello che amo di più. La più grande sfida del team Haas è integrarsi l’uno con l’altro come squadra. I test di Barcellona sono stati una grande prova e ci hanno rafforzato come carattere e come squadra".


Ryo Haryanto (Manor) -
 "Sono il primo pilota indonesiano di F1, sono molto fiero e sono certo che lo siano anche i miei connazionali. Ci sono tante cosa da imparare. A me tocca farlo il prima possibile, così come creare un buon rapporto con il team. Poi vedremo cosa accadrà in gara".


Jolyon Palmer (Renault) –
 "La cosa migliore per diventare un pilota di F1 è gareggiare. Lo scorso anno è stato un po’ frustrante trovarmi ai margini dopo aver vinto la GP2. Ho visto lo scorso anno Melbourne ma solo da riserva, quinti potete immaginare quanta voglia abbia di esserci da titolare. Il passaggio da Lotus a Renault? Difficile dire cosa accadrà. Ci sono state tante difficoltà durante l’inverno, ma per ora dobbiamo cercare di costruire basi solide. Ma credo ci siano le premesse per fare bene".