Walter Wolf, la meteora canadese vincente in F1

Formula 1

L’incredibile storia del Walter Wolf Racing Team, l’unica squadra canadese vincente in oltre sei decadi di Formula 1. Una storia affascinante con forti ed insospettabili legami con l’Italia.

Una storia incredibile  - Walter Wolf è un giovane emigrante austro-sloveno che lascia l’Europa e la miseria del secondo periodo post bellico per tentare la fortuna in Canada. La vita del ragazzo è misteriosa con poche e contraddittorie informazioni. Quello che è certo è che Walter Wolf a trent’anni poco più è già multimilionario grazie alle attività nel settore petrolifero. I soldi, è cosa nota, soprattutto se son tanti, aiutano a coltivare gli hobby e quelli del canadese (d’adozione) sono le corse. Da qui l’idea di regalarsi un team di Formula 1 con un obiettivo chiaro e dichiarato: vincere il titolo!

Dallara e 40 anni di storia da corsa – Avete presente il team Haas al debutto quest’anno in Formula1? Chi costruisce il telaio della monoposto USA? La Dallara di Varano de’ Melegari. Ecco, Giampaolo Dallara, un italiano di cui non siamo mai abbastanza orgogliosi, produce i telai per Frank Williams all’inizio della sua avventura sportiva. L’ingegnere italiano conosce Wolf che ha tanti soldi e li vuole investire in un team da corsa, mentre Williams ha tanta passione ma zero risorse economiche. Li mette in contatto ed è subito fatta. Wolf finanzia Williams acquisendo il 60% del team inglese, mettendo così piede ufficialmente nel circus della Formula 1 a partire dal ’76.

Gli uomini giusti per vincere – I rapporti tra Williams e Wolf si guastano ben presto e ancora prima che termini la stagione d’esordio il boss canadese liquida il team manager inglese. Si riparte quindi da capo e si fa nell’unico modo che Wolf concepisce: puntare al top e farlo velocemente. Nasce così il Walter Wolf Racing Team con Peter Warr – ex braccio destro di Colin Chapman alla Lotus – ad organizzare il lavoro e Harvey Postlethwaite matita fine al tecnigrafo (sue tra le altre la Hesketh di Hunt, le Ferrari 126 C2 di Villeneuve e Pironi, la 156/85 di Alboreto…tutte monoposto vincenti). L’ultimo tassello è costituito da un gran pilota, quel Jody Scheckter gia’ vincente con la Tyrrell e futuro campione del mondo con la Ferrari T4 di Mauro Forghieri nel ’79. La primogenita WR1, spinta dal V8 Cosworth, sfiora incredibilmente il mondiale nel ’77 allibendo il mondo della F1 con un’incredibile vittoria all’esordio nel GP d’Argentina, bissata a Montecarlo, per chiudere in gloria con il trionfo in patria a Mosport. Da lì in poi la Wolf non vince piu’, i costi lievitano alle stelle per gli sviluppi imposti dalle wing car e il boss smette di divertirsi. Velocemente com’era apparso il team scompare dalla Formula 1 alle fine del ’79 dopo 3 stagioni, 3 vittorie, 13 podi e il secondo posto nel mondiale del ‘77.

Countach! – Chi ama le auto, quelle belle, cattive, sexy sa cosa sia il Countach. Dopo quattro decenni è sempre una gran macchina, di quelle da testosterone a livelli oltre soglia. Grandi gomme, parafanghi allargati, enorme alettone posteriore a freccia…che belva la Lambo(rghini)! Viene facile definirla “ignorante” per spiegare quel mix tra una linea a dir poco arrogante e prestazioni da super car. Ma la Lamborghini Countach prima serie (LP400), disegnata da quel grande italiano che e’ Marcello Gandini, aveva una linea pulitissima, filante, morbida. L’iniezione di testosterone che subisce nella sua sue versione “S” – quella che tutti gli appassionati di motori ricordano - è figlia proprio dei gusti di Walter Wolf che da gran buongustaio qual è si regala tre Countach e se le fa personalizzare, incattivire, imbastardire a suo piacere da Giampaolo Dallara allora operativo nelle file Lambo. Questa “personalizzazione Wolf” è così gradita dal pubblico da venir destinata al mercato, allungando la carriera della belva di Sant’Agata Bolognese con gran sollievo degli azionisti della piccola casa sempre alle prese con pesanti difficoltà finanziarie. 

Com'è finita? - Frank Williams e Giampaolo Dallara sono ancora in Formula 1 da protagonisti dopo 40 anni, il Countach e’ tra le supercar storiche più apprezzare del pianeta e Walter Wolf  si gode serenamente la vita nel suo ranch in British Columbia, unico costruttore canadese ad aver vinto in F1 e per di più con un team autosponsorizzato.