Kimi: "Interlagos è difficile, i decimi pesano"
Formula 1Alla vigilia del GP del Brasile, il pilota della Ferrari parla del tracciato: "Bello per correre, ma è uno dei pochi che va in senso antiorario. I tempi sono sempre ravvicinati, perdere un decimo equivale a molte posizioni in griglia"
Un circuito “vecchia scuola”, difficile da interpretare ma comunque "un bel posto per correre". Alla vigilia del GP del Brasile, il pilota della Ferrari analizza il circuito paulista di Jacarepagua, che domenica ospiterà il GP del Brasile, penultima prova del Mondiale 2016 di Formula 1. Il finlandese su quella pista fu campione del mondo nel 2007 al volante della Rossa e ne conosce tutti i segreti: "Interlagos è un circuito diverso dal solito, uno dei pochi che vanno in senso antiorario - ha spiegato al sito della Scuderia di Maranello -. Un giro dura poco e non ci sono molte curve ma è difficile fare un buon crono e i tempi sono sempre ravvicinati: perdere un decimo qui equivale a molte posizioni in griglia".
"Spesso poi la pista viene riasfaltata e mentre all'inizio va tutto bene, poi anno dopo anno torna ad essere sconnessa e sempre più impegnativa - ha aggiunto ancora Raikkonen -. Ora hanno cambiato un po' i cordoli e quindi anche il “ritmo” del giro. Alla fine il tracciato in se' non è troppo complicato, ma si fa sempre fatica a trovare il 100% della prestazione".
Jacarepagua - noto anche come Interlagos perché realizzato tra i due laghi artificiali Guarapiranga e Billings - è un circuito che si trova a 800 metri di altitudine e presenta 15 curve, con parti guidate mescolate a tratti ad elevata velocità.