La sinfonia di Abu Dhabi: la prima o la quarta?

Formula 1

Mara Sangiorgio

MEXICO CITY, MEXICO - OCTOBER 29:  Nico Rosberg of Germany and Mercedes GP congratulates Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes GP after Lewis qualified on pole during qualifying for the Formula One Grand Prix of Mexico at Autodromo Hermanos Rodriguez on October 29, 2016 in Mexico City, Mexico.  (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

La prima di Nico Rosberg o la quarta di Lewis Hamilton. Si deve ancora decidere, ma la certezza è che quello che sta iniziando sarà un fine settimana da vivere con il fiato sospeso in casa Mercedes. E non solo

Sarà una sinfonia. La prima di Nico Rosberg o la quarta di Lewis Hamilton, si deve ancora decidere, ma la certezza è che quello che sta iniziando sarà un fine settimana da vivere con il fiato sospeso, il più reale dei tre testa a testa vissuti dai due piloti Mercedes.

Lo ha ammesso finalmente anche Rosberg che non potrà essere come tutte le altre volte, lui che del pensare gara per gara ha fatto un mantra. Ma qui, ad Abu Dhabi, il suo sogno da bambino è davvero a portata di mano.

Lontano o vicino solo 55 giri. L'emozione comincia a salire ma il tedesco deve affrontare questi ultimi giorni come ha fatto il resto della stagione: con serenità, fiducia nella sua monoposto e determinazione cercando comunque la vittoria. Anche se gli basterebbe un qualsiasi gradino del podio. Dall'altra parte del ring c'è un Lewis Hamilton che sa di non aver nulla da perdere. Agguerrito e pronto allo scontro.

Quest'anno al campione del mondo è mancata un po' di costanza in alcuni, brevi momenti, oltre ai problemi di affidabilità sicuramente più numerosi che al compagno. Ma la Formula Uno è anche questo. Perfezione, velocità, variabili. E bisogna considerare anche loro. Nella lotta al titolo potranno e sicuramente vorranno dire qualcosa, ma dipenderà tutto da come andrà la qualifica. Dodici mesi fa la Red Bull il sabato si prese poco più di un secondo dal poleman Rosberg, ma quest'anno è tutto diverso.

Ricciardo e Verstappen scenderanno in pista correttamente per fare del loro meglio, come è giusto che sia. Lo hanno già ripetuto più volte. Ma volendo o no potrebbero davvero fare da arbitro a questo mondiale in uno strano gioco di alleanze più o meno inconsapevoli. Hamilton deve vincere, a Rosberg basta il podio. Chiunque vorrà suonare le sue note renderà la sinfonia finale solo più affascinante.