Paga la cauzione, Mallya è in libertà provvisoria
Formula 1Il proprietario della Force India è stato arrestato a Londra dopo la richiesta di estradizione del governo dell'India, poi è uscito dopo aver pagato una cauzione di 767mila euro. Era fuggito all'estero lo scorso marzo per evitare un mandato di arresto
Il magnate indiano Vijay Mallya, proprietario e team principal della Force India, è stato arrestato a Londra da Scotland Yard a seguito di una richiesta di estradizione del governo indiano. A darne notizia è il quotidiano Times of India nella sua edizione online. Mallya ha replicato sul suo profilo Twitter provando a minimizzare la notizia: "Il solito clamore dei media indiani. L'udienza per l'estradizione è iniziata come previsto". Mallya ha poi ottenuto la libertà provvisoria in base alla sua accettazione di pagare una cauzione di 650mila sterline (circa 767mila euro).
La fuga all'estero
Mallya era fuggito all'estero lo scorso marzo per evitare un mandato di arresto che era stato emesso nei suoi confronti dalla magistratura indiana dopo che un consorzio di 17 banche si era rivolto al tribunale con una denuncia contro di lui per il recupero di prestiti per 90 miliardi di rupie, oltre un miliardo di euro, concessi in particolare per il salvataggio della sua compagnia aerea Kingfisher Airlines, in seguito fallita. Mallya è indagato anche per riciclaggio dal fisco indiano, con il sospetto che abbia dirottato parte dei fondi ricevuti per il salvataggio della compagnia aerea su conti segreti in paradisi fiscali.
La cauzione
Dopo l’arresto a fini di estradizione, Mallya ha ottenuto la libertà provvisoria in base alla sua accettazione di pagare una cauzione di 650mila sterline (circa 767mila euro). Lo riferisce Ndtv di New Delhi. Autorevoli fonti governative indiane hanno indicato all'emittente che l’udienza è stata il primo passo di una battaglia legale per l'estradizione, che si presenta lunga e complessa. Mallya infatti, ha un passaporto britannico oltre a quello indiano gli è stato annullato, e può fare ricorso contro un’eventuale decisione di estradizione in tribunali di vario grado, potendo allungare il processo di mesi. Mallya comparirà in tribunale il 17 maggio per la nuova udienza di estradizione.