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Kimi Raikkonen Story: una lunga storia in Rosso

Formula 1

Antonio Boselli

Kimi Raikkonen dopo una delle sei vittorie nell'anno del Mondiale, il magico 2007 (foto Getty)

Kimi Raikkonen nel 2018 correrà con la Ferrari per l’ottava stagione: un record di longevità con la Rossa che lo porta in scia alla leggenda di Michael Schumacher

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Kimi Mathias Raikkonen fa parte della generazione precedente al decennio dominato da Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Lui, insieme a Fernando Alonso e Felipe Massa tra i piloti in attività, debutta nei primi anni 2000 assistendo al ciclo vincente di Michael Schumacher. Proprio del campione tedesco è l’erede, nelle intenzioni  della Ferrari: una fiducia ben riposta, visto che il pilota finlandese conquista subito il titolo mondiale al debutto con la Rossa. Ma la sua storia in Formula uno comincia ben prima, con la Sauber nel 2001. Leggenda narra che in un test al Mugello, mentre l’allora sconosciuto Raikkonen è in pista, Schumacher ne rimane talmente impressionato da chiedere informazioni sul giovane finlandese. È la consacrazione di Kimi che al debutto in Formula Uno in Australia chiude al 6° posto, conquistando un punto e l’ammirazione di tutto il paddock. Ron Dennis, uno dei più abili a scovare talenti nel circuit, lo ingaggia nella stagione successiva sulla McLaren lasciata libera da Mika Hakkinen, suo connazionale. Nei cinque anni con la scuderia inglese Raikkonen lotta per il titolo mondiale per due volte, prima con Schumi nel 2003 poi con Alonso nel 2005. Nel 2007 il passaggio in Ferrari segnato subito dalla conquista del mondiale, poi altri due anni con alti e bassi e una rescissione anticipata del contratto a fine 2009. Raikkonen, saturo dell’ambiente della F1, decide così di prendersi due anni sabbatici in cui fa qualche apparizione in Nascar e partecipa al Mondiale Rally con qualche buona gara, senza però ottenere vittorie. Torna in Formula Uno nel 2012 con la Lotus spazzando via ogni dubbio sulla sua competitività. In due anni conquista due vittorie e 16 podi, risultati che convincono la Ferrari a ingaggiarlo per la seconda volta nel 2014. Da allora nessuna vittoria ma diversi piazzamenti, tra cui il secondo posto in Ungheria a difendere la vittoria di Vettel, suo grande sponsor per un rinnovo del contratto che metterà Raikkonen solo dietro a Schumacher per il maggior numero di gran premi con la Rossa di Maranello.