Dopo le 2 vittorie consecutive di Hamilton il Circus della Formula 1 si trasferisce a Singapore. Spa e Monza, piste da basso carico, hanno favorito la Mercedes, ma sul tracciato cittadino della città asiatica la Ferrari SF70H dovrebbe tornare protagonista assoluta. Andiamo alla scoperta della pista, degli assetti delle monoposto e della scelta degli pneumatici dei top team. Vediamo anche il borsino di Ferrari, Mercedes e Red Bull
Le caratteristiche del circuito
Il Gran Premio di Singapore giunge alla sua decima edizione e viene ospitato presso il Marina Bay Street Circuit, percorso cittadino lungo 5.073 metri e disegnato dal noto architetto tedesco Hermann Tilke. E’ stato il primo GP nella storia della Formula 1 ad essere corso in notturna grazie all’impianto di illuminazione, progettato ed installato dalla ditta italiana Valerio Maioli SPA. Presenta 23 curve, quasi senza soluzione di continuità, e dopo Montecarlo presenta le velocità medie più basse di tutta la stagione.
Freni sotto stress
La bassa velocità media, la temperatura ambientale elevata e l’umidità metteranno a dura prova l’impianto frenante che sarà molto sollecitato soprattutto nelle prime fasi di gara quando le monoposto avranno tanta benzina a bordo. Le prese di raffreddamento dei freni risulteranno sovradimensionate, dovendo portare più aria a dischi e pinze per compensare la bassa velocità. In realtà solo la frenata al Memorial Corner è considerata impegnativa ma, sono proprio le condizioni ambientali difficili a far sì che nel complesso il circuito sia considerato molto severo da Brembo.
Power Unit poco sollecitata
Se i freni sono molto sollecitati la stessa cosa non si può dire per la parte endotermica della Power Unit che sul tracciato cittadino di Marina Bay viene poco sfruttata a pieno regime (molto più importante sarà la parte elettrica). Fondamentale aver cura dell'erogazione della potenza ai bassi regimi perché a Singapore non conta tanto la potenza massima, ma soprattutto la curva di coppia.
Lo stesso discorso fatto per il raffreddamento dell’impianto frenante vale per Power Unit e cambio. Per questo motivo, i Team, utilizzeranno dei cofani motore con aperture extra large nella parte terminale.
I consumi, un aspetto critico
La gara di Singapore è una delle più lunghe della stagione con ben 309 km. Se a ciò si aggiunge l’alto carico aerodinamico, ben si comprende come i consumi potranno essere un aspetto critico. Molti team dovranno partire con tutti i 105 kg di carburante previsti da regolamento per riuscire a terminare la gara senza problemi. Un aiuto ai consumi verrà sicuramente dalla Safety Car che, nelle precedenti nove edizioni, è sempre scesa in pista almeno una volta.
Le gomme, scelte aggressive un po’ per tutti
Le mescole che Pirelli ha scelto per il Gran Premio di Singapore sono le stesse utilizzate nel 2016 ossia la Ultra Soft (viola e Low Working Range) che sarà la gomma da "qualifica", mentre la SuperSoft (Rossa e Low Working Range) e la Soft (Gialla e High Working Range) saranno le altre due scelte per la gara.
Le strategie dei team sono state piuttosto aggressive. Sono stati scelti tantissimi set di gomme viola optando per pochi pneumatici a mescola rossa e gialla. Da segnalare le situazioni di Vettel ed Hamilton che a differenza dei rispettivi compagni di team hanno optato per 1 set aggiuntivo di gomme soft. Questo ci fa capire che i due piloti in lotta per il titolo si concentreranno durante le libere sui long run con mescola soft. Gomma che potrebbe diventare molto importante nel caso di gara con un singolo pit stop.
Gli assetti, alto carico ma attenzione al grip meccanico
Le vetture dovranno scendere in pista con un assetto aerodinamico da altissimo carico mentre quello meccanico andrà a prediligere la massima motricità, poiché a Singapore cosi come a Monaco il grip sulle curve lente è fondamentale. Per avere ottimo grip meccanico e buona trazione si utilizzeranno assetti meccanici piuttosto morbidi. Diventerà fondamentale, sia in qualifica che in gara, il surriscaldamento delle gomme posteriori che saranno molto sollecitate nelle tante zone di trazioni presenti sul tracciato.
Ferrari favorita?
Nei circuiti da alto carico la Ferrari ha sempre dominato ottenendo una doppietta sia a Monte-Carlo sia in Ungheria. La SF70H è la vettura che riesce a generare alti livelli di downforce, ma per farlo sfrutta molto di più le ali rispetto a Mercedes e Red Bull. Proprio per questo motivo, nei circuiti veloci (Monza e Spa), soffre maggiormente in quanto il corpo macchina sviluppa livelli di carico inferiori rispetto alla RB13 e alla W08.
A livello tecnico rivedremo su tutte le vetture i pacchetti aerodinamici da alto carico e non è escluso che sulla SF70H rivedremo il diffusore provato dal team di Maranello nei test post GP Ungheria. Per quanto riguarda la Power Unit verrà utilizzata la stessa specifica di Monza che non è stata spremuta al massimo, avendo capito dopo pochi giri che la Mercedes W08 era inavvicinabile.
La Mercedes alla prova dei circuiti da alto carico
La Mercedes, molto in difficoltà a Monaco e Ungheria, dovrà dimostrare di aver capito e risolto i problemi riscontrati dalla monoposto su piste in cui serve usare tanto carico aerodinamico. La W08 sembra soffrire le maggiori altezze da terra che si usano su questa tipologia di circuiti in quanto tende a sbilanciarsi aerodinamicamente sul posteriore. Proprio per questo motivo sulla W08 non viene utilizzata un’ala posteriore da alto carico che creerebbe ulteriore sottosterzo. In casa anglo-tedesca sono convinti di aver capito i problemi ed utilizzeranno un setup meccanico differente rispetto a quello utilizzato a Monte-Carlo e Budapest.
Attenzione alla Red Bull
Tra le vetture che potranno lottare per la pole position e la vittoria è giusto inserire anche la Red Bull visto le prestazioni dimostrate a Monza. La RB13, rispetto a quella vista ad inizio stagione, ha subito diversi interventi a livello meccanico ed aerodinamico, non ultimo l'allungamento del passo di 3,5 cm portato in pista da Ricciardo a Budapest. Per la RB la tappa di Singapore sembra essere l'unica in cui i due piloti potranno lottare ad armi pari con Ferrari e Mercedes visto che la Power Unit Renault, seppur migliorata in potenza massima, continua a pagare troppi cavalli nei confronti dei rivali.