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Formula 1, la nuova Ferrari il 22 febbraio. Marchionne: "Accordo su futuro in F1 nostra priorità"

Formula 1

Il prossimo 22 febbraio la presentazione della Ferrari 2018. Lo hanno annunciato Marchionne, Arrivabene e Binotto a margine del pranzo natalizio a Maranello con la stampa specializzata

LO SPECIALE F1

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BILANCIO 12 MESI DOPO

Marchionne: "Abbiamo fatto passi da gigante. Gli ultimi sei mesi di Mondiale sono stati però imbarazzanti. Abbiamo fatto un'analisi di simulazione sulla stagione e abbiamo visto che con un andamento normale del trittico asiatico, avremmo vinto il Mondiale. Arrivare secondi non è entusiasmante. Le colpe sono da distribuire ovviamente tra i piloti e la squadra".

PILOTI

"Vettel fondamentalmente deve avere in sè una parte latina, meridionale, che a volte lo rende meno freddo di quel che si potrebbe pensare. Peró è uno che studia molto e studia anche se stesso quindi credo proprio che nel 2018 la sua parte meridionale non la vedremo.
Noi adesso abbiamo l'obbligo di dargli una macchina al top. Poi, peró, sarà solo responsabilità sua.
Raikkonen è un gran pilota con tanto talento. Se troviamo la vite giusta da girare è fenomenale, il problema è trovarla a ogni gara, dando costanza al suo rendimento. Il talento c'è ancora.
Sono contentissimo per Leclerc avrà modo di dimostrare di essere un gran pilota. Quanto al futuro, quando sarà ora di cambiare anche in Ferrari si dovrà puntare su un pilota giovane".

LA MACCHINA 2018

"L'ultimo sviluppo della power unit non abbiamo potuto liberarlo perchè c'era un tema di affidabilità. Ma sui dati buoni e anche quelli meno buoni dello scorso anno stiamo lavorando tantissimo. Binotto sta già facendo col motore ore e ore di banco prova. E io non ho dubbi che saremo competitivi nel 2018. Abbiamo cambiato qualcosa anche nella struttura. Il capo progettista del motore ora è Corrado Iotti. A Sassi avevamo proposto rimanere in Ferrari tornando in Gt ma ha preferito cambiare".

IPOTESI DIVORZIO FERRARI-F1

"Liberty per me finora prende un voto sufficiente. Stanno imparando, peró noi non stiamo bluffando e fossi in loro non proverei a verificare la teoria. Se continuano sulla strada di voler trasformare la F1 nella NASCAR, con macchine tutte uguali ci potrebbe essere il divorzio. Se decidessero di renderci tutti uguali ce ne andremmo in tre secondi. Ma non è quello che vogliamo. Le condizioni per pensare ad un campionato alternativo dal 2021 ci sarebbero. Ma, ribadisco, non è quello il nostro obiettivo. Il campionato c’è già e funziona. Devono solo contemplare che la Ferrari deve essere in grado di dimostrare quello che sa realizzare al meglio delle sue possibilità. Quello che mi dà più fastidio è che a seguire un indirizzo che è impossibile raggiungere sia proprio quel Ross Brawn che la F1 la conosce benissimo. La mia priorità comunque è quella di trovare un accordo sedendoci tutte le volte che serve al tavolo con loro, con Liberty, in un dibattito che sia lontano dalla stampa. Così credo proprio che arriveremo ad evitare il divorzio della Ferrari dalla F1. Si potrebbe invece lavorare di più sullo spettacolo, passando magari una scelta migliore dei circuiti, usando di più il drs, generando occasioni di incertezza, imprevedibilità e sorpasso".

ALFA ROMEO

"È un primo passo, con Sauber cominciamo così, ma nella mia testa la possibilità di crescere nei prossimi anni fino ad una macchina che sia davvero Alfa Romeo c’è eccome. Sarebbe sempre motorizzata Ferrari, ma la tecnologia e l’esperienza in Alfa per fare una macchina le abbiamo eccome. Un’ipotesi Maserati (magari con Haas ndr) invece c’è solo nella mia testa, ma non nella realtà".

IL FUTURO DI MARCHIONNE

"Dopo il 2018 direi basta con FCA, ho lavorato abbastanza e sono anche un po' stanco. Ma con Ferrari vado avanti. Il futuro di Ferrari è tutto da scrivere".