Caratteri diversi e talento notevole per entrambi i piloti della Red Bull. L'obiettivo del team è tornare ad essere competitivi per ridurre le distanze da Mercedes e Ferrari. Qui vi raccontiamo chi sono l'australiano dalla risata travolgente e il belga-olandese che spesso fa infuriare i colleghi in pista
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Il Mondiale 2018 sarà il terzo che vedrà Daniel Ricciardo e Max Verstappen dividere lo stesso box alla Red Bull Racing. Piloti di talento, assai diversi dal punto di vista del carattere, ma con un minimo comune denominatore: entrambi fenomenali nell'arte del sorpasso. Senza andare troppo indietro nel tempo, pensate a quanto accaduto a Monza lo scorso 3 settembre, quando abbiamo avuto l'ennesimo assaggio della "mossa Ricciardo". L'australiano in frangenti come quello si trasforma in un cobra che sta per sferrare l'attacco: sai che sta per farlo, sai che lo farà ma non c'è verso di opporre resistenza, soprattutto se la staccata parte da lontano. A Monza, appunto, ha passato così Sergio Perez. Non è da meno Verstappen, da molti considerato genio e (tanta) sregolatezza. Con i sorpassi "top" del belga-olandese torniamo invece al GP del Brasile 2016, nel suo primo ma già storico anno con la Red Bull: 11 sorpassi in 15 giri sotto la pioggia. Roba alla Ayrton Senna, come nel 1984 a Montecarlo e nel 1993 a Donington, oppure alla Michael Schumacher, come in Spagna nel 1996. La differeza è che Verstappen quel giorno aveva 19 anni.
DANIEL RICCIARDO
Forte, forse anche più di quello che abbiamo visto dall'11 luglio 2011, data del suo esordio in Formula 1. In Gran Bretagna lasciò il ruolo di terzo pilota della Scuderia Toro Rosso per quello di titolare alla HRT, sostituendo Narain Karthikeyan. Da allora ha corso 129 gare, ottenendo 5 vittorie e 27 podi per un totale di 816 punti. Il suo tallone d'Achille sono le pole: finora solo una. Corre con la Red Bull dal 2014 e, dopo il 5° posto nella classifica piloti 2017, si sono rincorse le voci su un suo possibile addio al team. Voci che lo hanno anche accostato alla Ferrari e poi smentite dallo stesso pilota. Il 28enne Daniel è nato a Perth e su di lui ci sono tante curiosità, come ad esempio la pronuncia corretta del suo cognome, ovvero "Riccardo". La passione per le corse gli è stata trasmessa da papà Joe, grande appassionato e pilota a livello dilettantistico.
Italiano al 49%. Ma le ragazze...
Orgogliosamente australiano (la conferma sul nuovo casco pieno di simboli e slang del suo Paese) non rinnega le origini italiane. Una lingua che parla piuttosto bene, restituendo talvolta parole ed espressioni molto divertenti. Il padre è nato a Ficarra, Sicilia, e si è trasferito in Australia a 7 anni. La mamma nasce invece in Australia, ma da una famiglia di origini calabresi. Da quelle parti ci sono ancora tanti parenti. A una domanda su quanto pesi la sua italianità rispetto alla nazionalità ufficiale, lui stesso l’ha quantificata in un 49%. Al momento è l’unico pilota di F1 con (anche) passaporto italiano. Ha vissuto in Italia e conosce la nostra musica, come dimostra il "Niente paura" di Ligabue intonato nell'ultimo GP del Giappone per rispondere sulla rivalità con Verstappen. Il periodo vissuto in Italia lo ricorda con piacere (correva in F3), a parte un dettaglio raccontato dal sito della Red Bull: "Le ragazze italiane mi piacevano molto, ma all'epoca non ne ho trovata nessuna che mi ricambiasse: forse non mi ritenevano abbastanza carino".
Simpatico, sorriso e battuta sempre pronta lo hanno reso uno dei personaggi più amati nel Circus.
MAX VERSTAPPEN
Ha esordito in F1 il 15 marzo 2015: era il GP d'Australia e Max guidava la Toro Rosso. Ad oggi ha corso 60 gare, vincendone 3. Sono 11 i podi e 2 i giri veloci; 421 i punti e un 5° posto nella classifica piloti del 2016 che resta il suo miglior risultato. E' lo stesso anno in cui diventa il più giovane driver - 18 anni - a vincere un GP (Spagna). Nel 2017 ha invece chiuso la stagione al 6° posto (alle spalle di Ricciardo). Carattere apparentemente introverso - questo almeno è ciò che ci restituiscono le immagini e le interviste televisive - Verstappen è nato ad Hasselt il 30 settembre del 1997. Doppia nazionalità, belga e olandese, le corse sono nel suo Dna visto che suo padre, Jos, ha gareggiato in F1, mentre la mamma, Sophie Kumpen, ha corso come pilota di kart. Irruento, si spinge spesso al lmite in pista, forse anche con un pizzico di eccessiva e giovanile incoscienza. Lo dimostra quanto accaduto nel più recente GP Usa: fresco di rinnovo con Red Bull (2020), ad Austin c'erano tutte le intenzioni di brindare per il nuovo accordo. Vertstappen completa una rimonta incredibile, da sedicesimo a terzo, con un super sorpasso negli ultimi metri ai danni di Kimi Raikkonen. Neppure il tempo di buttare giù un sorso d'acqua nel retro podio che arriva la mazzata: i commissari di gara lo sanzionano con 5 secondi e scivola al quarto posto (Kimi terzo) per aver tagliato la curva con tutta la vettura oltre il cordolo durante il sorpasso. Scurissimo in volto, Max più tardi scriverà su Twitter: "E' stata una decisione molto stupida, presa da un commissario idiota contro di me, mentre ad altri non è stato fatto nulla. Mi sento derubato". Poi, sempre attraverso i social, un parziale dietrofront. Eppure proprio i social - Instagram in particolare - ci permettono di conoscere qualcosa in più e di diverso su Verstappen.
5º (2016) | |
GP disputati | 60 |
---|---|
GP vinti | 3 |
Podi | 11 |
Punti ottenuti | 421 |
Giri veloci | 2 |
L'altro Verstappen
Nel privato Max appare più sorridente del solito, quasi a sfatare l'immagine del ragazzo serioso ma probabilmente solo concentrato prima e dopo le gare. Questo è quanto si può riscostruire attraverso filmati e foto pubbliate sul proprio account Instagram. Tanta palestra, tanto spinning e anche il trekking tra le passioni. Non mancano immagini che lo ritraggono con mamma Sophie e la sorella Victoria Jane, anche quest'ultima molto attiva sui social network.