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Formula 1, editoriale Carlo Vanzini GP Spagna: "Montmeló, un gran bel F1lm. Qualifiche fondamentali"

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Carlo Vanzini

Ferrari e Mercedes sembrano lottare ad armi pari. Dopo il venerdì di libere, la Red Bull appare in palla, ma con i due "tori" è sempre necessario usare il vecchio adagio del "se non vedo non credo". Il GP di Spagna è in diretta esclusiva su SkySportF1HD canale 207. Gara live domenica alle 15.10

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Non vorremmo essere blasfemi ricordando San Tommaso che non credeva nella risurrezione di Gesù, ma la frase, "se non vedo, non ci credo" calza a pennello per la Red Bull, ancora una volta estremamente competitiva al venerdì nella simulazione qualifica e ancor di più in quella gara. A vederla in pista e sul monitor dei tempi sarebbe quasi d'obbligo darla per favorita, ma visto Baku e le altre gare, vogliamo metterci il naso, perché per ora non ci crediamo. Red Bull si gioca comunque tutta la sua credibilità mondiale perché quella di Barcellona e la prossima di Monaco sono, sulla carta, piste estremamente favorevoli.

Archiviato quindi il capitolino Red Bull pensiamo a chi il Mondiale per ora se lo sta giocando davvero. Ferrari e Mercedes sembrano ad armi pari. Vettel ha stampato, in simulazione gara, un 1.20.9 che Hamilton ha solo avvicinato, ma mai superato. Questo vuol dire tutto e niente, considerando che Hamilton, per di più con gomma gialla, perché quella rossa, sarà per il colore, sembra proprio indigesta, ha ottenuto la migliore prestazione della seconda sessione e ha rifilato 3 decimi a Vettel con in mezzo i due Red Bull.

Qui la pole ha un peso specifico notevole, solo 7 volte su 27 ha vinto un pilota che non è scattato dalla prima posizione e addirittura solo 3 volte chi non era in prima fila: Schumacher 1996 (3°), Alonso 2013 (5°) e Verstappen 2016 (4°). Questo per dire che puoi anche avere il passo migliore, ma il sorpasso qui è impossibile, se non con una macchina nettamente superiore e quindi, se parti davanti e stai davanti hai l'88% di probabilità di portare a casa la coppa più grande.

Qualifica, dunque, un viatico fondamentale. Vettel ne ha appena infilate tre, ha il record personale di 5, ma era il 2011 ed era in Red Bull. La quarta sembra molto più difficle da ottenere anche perché l'ultimo pilota Ferrari a riuscirci è stato Schumacher nelle ultime 4 del 2000, anno mondiale. Non una cosa semplice, per di più Vettel, a Barcellona, la pole non l'ha proprio mai fatta anche quando guidava la macchina migliore e un motivo ci sarà. Comunque sfida apertissima, bella e intensa, così come tiratissima sarà la lotta per essere quarta forza del Mondiale. La cosa più bella delle prove libere di questo 2018 è che siamo come in un F1LM.. Bisogna, per forza, per capirci qualcosa, aspettare la scena successiva e non come nelle ultime quattro stagioni, quando capivi con largo anticipo il finale.

Un po' meno brillanti, in FP2, Bottas e Raikkonen. Il primo ha chiuso quinto a 352 millesimi da Hamilton. Bottas ha comunque fatto il miglior tempo di giornata con la miglior prestazione di FP1, ma l'interpretazione viene fatta solo sui tempi della seconda sessione.  Raikkonen invece, sesto, è stato appiedato da un problema alla power unit, ma non per questo, a dieci anni dalla sua ultima pole e dal suo ultimo successo qui, è da escludere dalla lotta che conta. Anche lui reclama un ruolo da protagonista in questo F1LM...