Formula 1, Ferrari SF1000: si riparte nel Mondiale 2020 con una nuova consapevolezza

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Presentata la monoposto, è tempo di pensare alla pista in vista dei test di Barcellona e della prima gara del 15 marzo in Australia. La Scuderia di Maranello riparte da tanta consapevolezza nelle proprie possibilità. L'obiettivo è vincere anche se, come ammesso dal team principal Binotto, non partirà come la squadra da battere

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Si riparte da tanta coscienza e consapevolezza, con quelle stesse bandiere portate sul podio da Sebastian Vettel a Singapore in occasione dell’ultima vittoria Ferrari 2019. L’obiettivo è farle sventolare di nuovo il prima possibile, la candida certezza, per stessa ammissione di Mattia Binotto, è che la Ferrari non partirà certo come la squadra da battere. La Mercedes rimane il punto di riferimento, ma anche la Red Bull non è stata certo dimenticata nelle aspettative legate agli avversari.
Nell’atteggiamento alla nuova stagione a Maranello c’è la volontà di non strafare o dire e di aspettare che siano soprattutto le prime gare a parlare, senza farsi prendere da facili entusiasmi come capitò ai test invernali della scorsa stagione.

Nella filosofia della SF1000, battezzata così per onorare la millesima gara Ferrari che cadrà al gran premio di Francia vista l’imminente cancellazione del GP cinese, ci sono tutte le lezioni imparate dalle carenze della sorella maggiore. Un’evoluzione ma con scelte coraggiose, il team principal Ferrari l’ha definita così. La nuova Rossa, sul palco del teatro Valli di Reggio Emilia, è apparsa fin da subito molto magra nel posteriore, rivista nelle sospensioni per facilitare la ricerca del setup, più carica a livello aerodinamico per trovare velocità in curva a discapito di quella sui rettilinei. Rivista nel motore per migliorarlo sul fronte dei consumi ma anche dell’affidabilità.

La fiducia in questo nuovo progetto c’è, come nei tenori che la dovranno guidare, che inizieranno la stagione liberi di battersi per gli stessi obiettivi ma con certezze diverse. Leclerc rappresenta il presente e il futuro di questa Ferrari, Vettel sa che quel futuro se lo dovrà conquistare. Per la Ferrari lui rimane la priorità, ma la sensazione è che saranno i risultati a parlare per lui e non solo per lui.