F1, GP di Spa 2020: l'analisi delle prove ufficiali del Belgio

Formula 1

Cristiano Sponton

La Ferrari è dovuta scendere in pista a Spa con un assetto molto scarico, che ha limitato la velocità nel guidato, mandando in difficoltà gli pneumatici anteriori. Il distacco chilometrico con la Mercedes, però, è in linea con quanto visto in questo 2020. Il GP del Belgio è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)

GP BELGIO, LA DIRETTA DELLA GARA

Settima qualifica stagionale e settima pole position targata Mercedes. Hamilton è stato autore di due giri fantastici ed è riuscito a centrare la pole position numero 93 della sua carriera. Bottas, secondo, è stato sonoramente sconfitto visto che su un tracciato che esalta le doti della macchina e del pilota ha rimediato un gap dal poleman di ben mezzo secondo. Max Verstappen, terzo, è stato autore della miglior qualifica della stagione della Red Bull. La RB16 è sicuramente cresciuta in questi ultimi Gp e lo dimostra anche il quinto posto di Albon. La vera sorpresa di queste qualifiche è stata la Renault con Ricciardo in quarta posizione e Ocon in sesta. Prestazione deludente per la Racing Point che, su piste da bassa carico, sembra non riuscire a trovare il giusto setup della RP20. Perez scatterà al via dalla posizione 8 con Stroll subito dietro di lui.

Come è stata la qualifica della Ferrari?

La SF1000 è stata la vera delusione di queste qualifiche. Dopo le prove libere di eri era difficile aspettarsi qualcosa di positivo. Infatti, entrambi i piloti, hanno passato il primo taglio del Q1 con estrema sofferenza e sono stati eliminati nel Q2. Una Rossa che ha dovuto scendere in pista con un assetto di compromesso non avendo sufficiente potenza dalla power Unit. Per cercare di difendersi nel primo e terzo settore, specialmente in ottica gara, hanno dovuto utilizzare un assetto molto scarico. Questo gli ha provocato principalmente due problemi: la non velocità nel settore guidato e la difficoltà a portare nel giusto range di funzionamento gli pneumatici anteriori. Analizzando un po’ i dati con quelli dello scorso anno possiamo evidenziare che il problema di questa vettura è principalmente la potenza. Va detto che, rispetto al 2019, si sono usate mescole più morbide e quindi maggiormente performanti. Possiamo notare che, rispetto al 2019, Vettel e Leclerc sono stati più lenti rispettivamente di 7 e 6 decimi. Gap che viene rimediato tutto nei settori veloci dove i piloti della Rossa pagano, rispetto al 2019, circa 1 s. Nonostante la SF90 fosse

scesa in pista con un maggior carico aerodinamico rispetto a quanto abbiamo visto sulla SF1000 la differenza è impetuosa.

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La prestazione odierna è sicuramente molto negativa ma, analizzando il distacco chilometrico, si può evidenziare che siamo nella media di questo 2020. Il distacco chilometrioco medio tra Ferrari e Mercedes in queste prime sette qualifiche è stato di 0,26 s al chilometro. Oggi, Leclerc, ha pagato “solo” 0,25 s al chilometro. Prestazionalmente parlando era andata molto peggio a Barcellona dove il gap con il leader era stato di 0,32 s al chilometro.

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Mercedes e Verstappen partiranno con le medie

Come avevamo preventivato nell’analisi di ieri, i due piloti Mercedes e Verstappen, si sono qualificati nel Q2 con la mescola gialla. Compound medio che verrà utilizzato da questi tre piloti anche nella prima fase di gara. La soft, in condizioni di gara, aveva mostrato dei segni di cedimento dopo pochissimi giri durante le prove libere e per questo è stata scelta la media che si è dimostrata veloce e costante. Questi tre piloti sono stati gli unici a riuscire a qualificarsi visto che, Racing Point, ci aveva provato ma ha dovuto ricorrere alla soft per riuscire ad entrare in Q3.

 

Hamilton “vola” nel settore centrale

Mercedes ha optato per un assetto da gara ed è per questo che la W11 ha optato per un assetto aerodinamico da medio carico. Se analizziamo gli intertempi possiamo notare che, nei tratti dove serve avere velocità, Hamilton e Bottas non sono stati i più veloci. Ma, sono riusciti, a fare la differenza nel tratto guidato dove hanno rifilato distacchi importanti a tutti. Nel primo e terzo settore le Renault sono sembrate inarrivabili per tutti grazie al setup scarico scelto dal team di Enstone.

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Proprio nel settore centrale, Hamilton, è riuscito a costruire il suo giro capolavoro rifilando oltre 2 decimi a Bottas e circa 6 a Verstappen. Il pilota finlandese non è stato autore di un giro pulitissimo. Nel primo, pur utilizzando il DAS System, ha faticato a scaldare le anteriori e questo gli ha fatto perdere tempo preziosso in curva 1. Se osserviamo l’ideal lap aveva la possibilità di migliorare il suo crono di oltre 3 decimi. Il terzo posto di Verstappen deve soddisfare molto gli uomini di Milton Keynes. Dati alla mano è la miglior qualifica stagionale della RB16 che, fino al Gp di Spagna, aveva rimediato un gap al chilometro da Mercedes di 0,19 s al chilometro. Oggi hanno fatto veramente bene visto che hanno accusato un gap di soli 0,08 s al chilometro.

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Domani, tempo permettendo, sarà molto probabilmente una gara a singolo stop e la hard potrebbe diventare molto importante per le vetture che la sapranno far funzionare. Nei long run di ieri, Hamilton, ci è riuscito molto bene e questo potrebbe essere un vantaggio su Verstappen che, invece, non l’ha provata.