F1, GP di Emilia Romagna 2020: la gara vista dalla pista a Imola

Formula 1
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

La Ferrari ha confermato la propria crescita anche a Imola, riuscendo a dimostrare che in gara, più che in qualifica, la monoposto è in trend positivo. Hamilton si fa ispirare da Senna e va a guadagnarsi una vittoria super: in Turchia avrà il primo match point mondiale

IMOLA, GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA

Per vivere, sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. E' stato anche con una frase così che Ayrton Senna ha ispirato Lewis Hamilton. Il suo sogno il sei volte campione del mondo lo ha sempre inseguito, e vincendo anche qui, sulla pista che si è portato via il suo idolo, ne ha aggiunto un altro simbolico pezzettino. Lo ha fatto in maniera cristallina e superlativa, per mettere a tacere anche chi era pronto a dire che la virtual safety car a un certo punto gli aveva dato un vantaggio contro Bottas e Verstappen. E' vero che il finlandese, alla fine secondo, ha fatto praticamente tutta la gara con il fondo danneggiato e Verstappen è stato costretto a ritirarsi dopo il cedimento di una gomma, ma il Lewis Hamilton in pista a Imola ha guidato come in stato di grazia.

 

La Mercedes ha fatto cifra tonda, vincendo la centesima gara dell'era turbo ma soprattutto il settimo mondiale costruttori consecutivo. Di 100 vittorie 71 le ha conquistate proprio lui (72 in totale con Mercedes), che adesso in Turchia avrà il primo match point per giocarsi il suo settimo mondiale. Sono forse numeri che vanno al di là di qualsiasi sogno possibile. Anche Ricciardo ha pensato lo stesso quando durante la safety car entrata a pochi giri dalla fine la Racing Point ha deciso di cambiare le gomme a Perez spalancando davanti all'australiano la porta per il secondo podio della stagione.

 

L'ultima trasferta "in casa" per la Ferrari è un bicchiere mezzo pieno. Leclerc quinto ma anche Vettel tredicesimo, al di là dei piazzamenti, hanno dimostrato, molto più in gara che in qualifica, che questa Rossa sta crescendo. Anche se per tornare a sognare più in grande questa realtà non è ancora quella giusta.