F1, Hamilton e il possibile titolo nel GP della Turchia: qui lasciò il segno già nel 2006

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Andrea Sillitti

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Nel weekend la F1 torna in Turchia: Hamilton può già laurersi campione del mondo per la settima volta sulla pista dove nel 2006, ancora ragazzino, si rivelò con una rimonta strepitosa in GP2, la categoria che poi l'ha lanciato in F1. La leggenda narra che Michael Schumacher sia andato a complimentarsi con lui

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27 agosto 2006: Lewis Hamilton, leader del campionato GP2, dopo il secondo posto in gara1 parte settimo per via della griglia invertita. Ha scelto una mescola più dura rispetto ai rivali e in avvio soffre: addirittura al secondo giro va in testacoda, e retrocede in 19esima posizione, un piazzamento che metterebbe a rischio il titolo. Lewis allora si lancia in una rimonta furiosa. In 3 giri recupera sette posizioni. Fa una corsa a parte rispetto agli altri: stacca molto più lungo e nei sorpassi è micidiale.

 

A metà gara è ottavo, verso la fine prende il rivale in campionato, Nelson Piquet Junior e con una staccata profondissima non gli lascia scampo. A questo punto tocca a Timo Glock, che due anni più tardi facendosi superare all'ultima curva in Brasile gli consegnerà il titolo in F1. A Istanbul però il tedesco non gli concede nulla, lo mette quasi a muro. 

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E' una battaglia durissima in cui rientra anche Piquet . Alla fine Hamilton ha la meglio, si prende la terza posizione e lascia la compagnia, all'ultimo giro va a prendersi anche il secondo posto e il giro veloce. La vittoria va all'austriaco Zuber ma quasi nessuno ci fa caso. Gli occhi sono tutti per l'impresa di Lewis: la leggenda narra che anche Michael Schumacher sia andato a fargli i complimenti: a Istanbul è apparso il prossimo sultano della F1.