Formula 2, GP Bahrain: Sprint Race 2 a Piastri. Nella prima vittoria di Lawson

FORMULA 2

Lucio Rizzica

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Oscar Piastri conquista la Sprint Race 2 in Bahrain, davanti a Lundgaard e Zhou. Nono Matteo Nannini. Nella prima Sprint Race, vittoria per il debuttante Lawson dell'Hitech Grand Prix. Sul podio salgono anche Daruvala (Carlin) e Beckmann (Charouz Racing).  Domenica la Feature Race in diretta su Sky Sport F1 (canale 207)

 CRONACA E HIGHLIGHTS DELLE QUALIFICHE IN F1

Al via della Sprint 2, in prima curva si innesca una serie di contatti e Ticktum e Schwartzman - che lo colpisce arrivando lungo in frenata - sono subito fuori. Anche Nissany deve tornare ai box. Safety car in pista. La partenza lanciata successiva al rientro della macchina di sicurezza offre grande spettacolo e attacchi e risposte ripetuti alle spalle del leader Vips, che prova a tenersi fuori dai guai. Scatenati Zhou, Piastri, Drugovich, Lawson. Zhou attacca Vips e passa. Dietro torna su anche Pourchaire. Strategie differenti per i piloti, alcuni sono in pista con le gomme morbide pronti a fare un pit stop non obbligatorio. Al sesto giro fora Zendeli, toccato da Lundgaard, la cui ala anteriore buca il posteriore destro di Zendeli. Il cinese Zhou (gomma morbida) segna il giro veloce e allunga il vantaggio sul primo inseguitore, Vips.

 

Poco oltre metà gara Lundgaard riceve una penalità di 10" per aver provocato in parte l'incidente in prima curva al primo giro, al 14° giro Lawson e Drugovich entrano in contatto e per il neozelandese la gara finisce qui. Il ritorno in pista della safety car permette di rientrare al pit stop: cambia treno di gomme anche Vips. Zhou resta in pista e si affida al contagiri: la safety car in pista gli permette di risparmiare un po' le sue gomme morbide già assai sollecitate. Vips è quinto dietro alla macchina di sicurezza, ma i quattro davanti hanno tutti evitato di cambiare le coperture. Avrà così l'opportunità di andare all'attacco negli ultimi cinque giri. In una tornata Vips e Piastri risalgono il gruppetto come salmoni i fiumi. Vips raggiunge la seconda piazza poco dopo che Zhou ha segnato il nuovo giro veloce.

 

Piastri è terzo a tre giri dalla fine e con il giro veloce in tasca. Arriva da dietro anche Daruvala. A due e mezzo dalla fine Zhou ha solo un secondo di vantaggio su Vips, ma in fondo al gruppo si ferma Deledda e viene segnalata la virtual safety car a congelare le posizioni. Vietato sorpassare, vietato accelerare, Zhou guadagna un po' di ossigeno a due tornate dalla fine. Alle sue spalle Piastri e Vips si danno battaglia, passa l'australiano in seconda posizione. Anche Drugovich viene penalizzato, intanto, di 10 secondi. A un giro e mezzo dal termine la macchina di Vips perde vistosamente potenza, in più arriva una sanzione di altri 5" per lui.

 

Ultimo giro: Zhou spende ogni risorsa. Piastri lo attacca e lo sorpassa e va via fino in fondo. Lundgaard va a guadagnare una brillante seconda piazza, confermata dagli steward dopo ore di discussione: la squadra lo aveva tenuto fermo ugualmente per scontarla in corsa e sotto safety car. Nono e fuori dalla zona punti l'italiano Nannini. Una gara pazza nella quale i delusi si chiamano Vips, Pourchaire e Drugovich. Sul gradino più alto del podio sale Oscar Piastri (campione uscente di F3, australiano, team Prema), davanti a Lundgaard e Zhou (UNI-Virtuosi). Con la vittoria Piastri è adesso il leader provvisorio del campionato dopo la prima giornata in Bahrain (23 punti), ma in Feature Race -per via delle qualifiche partirà solo dalla quarta fila. Quanto a Lundgaard, dopo una sorta di balletto a causa della penalità, alla fine ha visto riavere la posizione. Grande confusione!

La cronaca della Sprint Race 1

La prima stagionale della F2 con il nuovo format (due gare Sprint al sabato e una Feature Race alla domenica mattina) si è conclusa con un coraggioso e meraviglioso ‘flag to flag’ del pilota neozelandese Liam Lawson (Hitec GP) che, partito dalla seconda fila, è stato lesto ad approfittare di una incertezza allo start del francese Pourchaire (ART) e del britannico Beckmann (Charouz), partiti male pur essendo davanti, guadagnando un corridoio che gli ha permesso di mettersi alla testa della corsa e condurla autorevolmente per tutti i 23 giri in programma.

Fuori gara in fretta Armstrong, Boschung e Drugovich (UNI-Virtuosi, rientrato a cambiare il musetto e poi risalito in 16a posizione nonostante un giro di ritardo), la gara si è sviluppata soprattutto sui duelli di testa. Con un eccellente Daruvala (Carlin) a contendere a Lawson il successo fino all’ultima curva e un ottimo Schwartzman (Prema) che fino alla fine ha difeso la quarta piazza dal ritorno del compagno di scuderia Piastri (campione uscente della F3) e da un incostante Lundgaard (ART), soprattutto dopo l’uscita di scena per un vistoso calo di potenza proprio di Teo Pourchaire, per più di metà corsa agguerrito inseguitore del battistrada. Il cinese Zhou (UNI), che domani partirà dalla pole nella Feature Race, ha chiuso settimo, conquistando appena due punti che però gli torneranno utili nel bilancio complessivo di un week-end che vivrà su griglie rovesciate e  continui capovolgimenti di fronte a seguito delle modifiche regolamentari.

A tal proposito ricordiamo che la qualifica del venerdì definisce la griglia di partenza della gara lunga spostata alla domenica, i primi dieci invertiti la griglia della Sprint 1, i cui primi dieci invertiti disegneranno la griglia della Sprint 2 del sabato pomeriggio. Il primo vero leader del campionato al momento è dunque proprio Lawson (15 punti), davanti a Daruvala (12) e Beckmann (10).