F1, GP Portogallo: l'analisi delle prove libere da Portimao

portogallo

Cristiano Sponton

Arrivano in Portogallo altri segnali incoraggianti per la Ferrari, che su questo tracciato sembra avere le carte in regola per essere la terza forza in pista. La Red Bull è sembrata decisamente superiore a Mercedes sul passo gara, mentre in qualifica fondamentale sarà il riscaldamento degli pneumatici. Tutto il weekend di Portimao è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), su Skysport.it il racconto in tempo reale con il Live Blog

GP PORTIMAO, LA DIRETTA DELLA GARA

In queste prime prove libere del Gp del Portogallo, Mercedes, ha piazzato due vetture nella top 3 con Hamilton al primo posto e Bottas al terzo. Tra i due si è collocata la Red Bull di Max Verstappen che sembra non aver mostrato tutto il potenziale della RB16B nella simulazione di qualifica. Cosa che è stata fatta, invece, nella simulazione di gara dove, il pilota olandese, è stato il più veloce in pista. Da notare che, nelle prove libere 2, Hamilton non è riuscito a battere il tempo realizzato da Bottas durante le prove libere 1 a dimostrazione che la pista non ha avuto l’evoluzione che tutti si aspettavano. Questo potrebbero essere stato causato dal vento, che ha infastidito i piloti con forti raffiche, soprattutto nell'ultimo settore. Vento che ha disturbato un po’ tutti i piloti e non solo la Mercedes visto che anche Verstappen non è riuscito a girare sugli stessi tempi della prima sessione. 

 

Dietro il duo Red Bull – Mercedes c’è un grandissimo equilibrio con la Ferrari che ha una grossa chance di stare davanti alla McLaren. Il team di Woking, al venerdì, effettua un programma di lavoro piuttosto complicato da decifrare. Basta vedere quanto successo ad Imola dove non erano stati veloci durante le libere per poi “volare” in qualifica. La sorpresa di giornata è rappresentata dal Team Alpine che è riuscito a portare due piloti nella top 6.Fernando Alonso ha realizzato il quinto tempo con Ocon in sesta posizione.

Attenzione al riscaldamento degli pneumatici

In qualifica sarà fondamentale il riscaldamento degli pneumatici. Oggi i piloti hanno faticato a portare nella giusta finestra di funzionamento l’assale anteriore e quello posteriore. Alcuni, come Hamilton, hanno fatto un doppio giro di riscaldamento mentre altri hanno ottenuto il miglior tempo al secondo tentativo. Questo fattore sarà fondamentale perché i team sono molto vicini e avere le gomme non al 100% potrà costare diverse posizioni sulla griglia. Se analizziamo il tempo di Bottas e lo confrontiamo con quello di Gasly (P11) possiamo notare che ci sono veramente pochi decimi di differenza.

I team con maggiore performance potranno qualificarsi in Q2 con le gomme medie per cercare di impostare la corsa su un singolo pit stop visto che la sosta ai box, su questo tracciato, costa circa 27-28 s. Red Bull, come vedremo successivamente nell’analisi dei long run, sembra aver già deciso visto che sia Verstappen che Perez hanno simulato la prima parte di corsa con il compound colorato di giallo. Anche Mercedes sembra avere la velocità per qualificarsi con le medie ma, vedendo il lavoro fatto nella simulazione di gara, non sembrano aver ancora preso una decisione.

 

Per la pole position sembra essere una lotta a 3 tra le due Mercedes e Verstappen. A livello di bilanciamento la vettura di Milton Keynes sembra essere superiore rispetto alla W12 e per questo mi sento di considerare il pilota olandese come il vero favorito. La RB16B ha portato in pista un nuovo pacchetto aerodinamico con modifiche nella zona dei bargeboard, fondo e diffusore. La Mercedes, invece, non presenta grosse novità tecniche in quanto gli ingegneri stanno ancora cercando di capire al 100% questa vettura che ancora presenta un retrotreno piuttosto nervoso nonostante l’utilizzo del nuovo diffusore che era stato provato durante le libere del Gp di Imola.

Ferrari è la terza forza in pista?

La Ferrari sta spingendo molto sugli sviluppi tecnici per cercare di conquistare il prima possibile la posizione di terza forza in pista. Nelle prime due gara, McLaren, è riuscita a stare davanti ma su questa pista la SF21 dà l’impressione di avere delle chance per tenersi alle spalle Norris e Ricciardo. Gli aggiornamenti al “cape” nella zona anteriore della vettura e al fondo (zona terminale in prossimità delle ruote posteriore) sembrano funzionare. Sarà interessante capire se, il nuovo fondo, verrà montato su entrambe le vetture o se, per mancanza di pezzi di ricambio, verrà utilizzato da un solo pilota o verrà posticipata l’introduzione al prossimo Gp. In mattinata, queste novità sono state provate da Leclerc mentre, al pomeriggio, sono state spostate sulla monoposto di Sainz. In entrambi i casi la pista ha dato esiti incoraggianti visto che, in FP1, Leclerc è stato più veloce di Sainz mentre, in FP2, Sainz ha preceduto Leclerc.

Verstappen imprendibile sul passo gara

La vera forza della Red Bull l’abbiamo vista soltanto durante la simulazione del passo gara. Verstappen e Perez, a differenza di Mercedes, Ferrari, McLaren, non hanno provato il compound soft e sono scesi in pista subito con le medie. Con questa gomma sono stati i piloti più veloci in pista con un ritmo di 1:23,1 per l’olandese e 1:23,4 per il messicano.

Mercedes, pur simulando con un compound più soffice, non è stata in grado di tenere il ritmo della Red Bull e, dati alla mano, la differenza tra i due long run è piuttosto importante. Si conferma molto avvincente il ruolo di terza forza con McLaren che, sul passo, è sembrata essere leggermente più veloce di Ferrari, Alpine, Alpha Tauri e Aston Martin.

Solo pochi piloti hanno effettuato un doppio stint di simulazione di gara e tra questi troviamo le due Ferrari, le due Mercedes, e l’Aston Martin di Stroll. Con gomme medie è stato buono il passo di Bottas se confrontato con quello di Hamilton che, con questa gomma, ha sofferto molto a causa di una piccola modifica di assetto che gli ha cambiato completamente il bilanciamento a centro curva. Bottas è stato competitivo rispetto ad Hamilton ma non lo è stato se confrontato con Verstappen visto che, a parità di gomma ma con minor benzina, è stato più lento di 1 decimo al giro. Bene Sainz che su un long run di 6 giri è riuscito a tenere un passo di “soli” 3 decimi più lento della Mercedes. Leclerc, in questo stint, ha effettuato solo 3 giri cronometrati facendo segnare un incoraggiante 1:22,9. Tra i piloti in pista solo Verstappen, Bottas e il monegasco sono riusciti a scendere sotto il muro del minuto e ventitré.