Formula 1, GP Spagna 2021 e l'analisi della gara di Barcellona: Ferrari in crescita

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Cristiano Sponton

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Torniamo alla gara del Montmeló e al giro 42, con il decisivo pit stop della Mercedes che ha spianato la strada del successo a Hamilton. Ferrari terza forza in Spagna: la macchina sembra avere una maggiore competitività della McLaren nei circuiti dove serve tanto carico aerodinamico. Il Mondiale torna tra meno di due settimane con il GP di Monaco: tutto il weekend in diretta su Sky Sport F1

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Il GP di Barcellona ci ha regalato una gara poco spettacolare a livello di duelli in pista ma è stata comunque molto avvincente a livello strategico. Max Verstappen si è giocato la sua chance in partenza e, pur partendo dal lato sporco, è riuscito a girare in testa alla prima curva davanti al suo rivale Lewis Hamilton. Ottima anche la partenza di Leclerc che ha attaccato Bottas all’esterno di curva 3 terminando il primo giro in terza posizione. Si è capito fin dai primissimi giri che la W12 di Hamilton aveva più velocità rispetto alla RB16B di Verstappen ma, il campione del mondo, non aveva grandi chance di sorpassare il pilota olandese a parità di strategia. Secondo gli ingegneri per effettuare un sorpasso in pista su questa tipologia di tracciato dovevi essere almeno 1,2 s più veloceAnche girando nell’aria turbolenta, Hamilton, come potete osservare dal grafico in basso, è riuscito a mantenere il distacco da Verstappen tra gli 8 decimi e 1,6 s e questo gli ha permesso di mettere pressione sul pilota olandese e sul team Red Bull. 

Per evitare l’undercut, Verstappen, ha anticipato l’ingresso ai box di un giro e questo ha trovato impreparati i meccanici, i quali non avevano ancora preparato le gomme. Sono stati comunque bravissimi nel reagire limitando i danni con una sosta di 4,2 s.

La Mercedes non si è fatta ingolosire da questo inghippo ed ha mantenuto in pista Hamilton per altri 4 giri seguendo la strategia che era stata decisa durante il briefing. La sua Mercedes, entrata in pista con gomme medie nuove, ha recuperato, su Verstappen, ben 6s in soli 5 giri (vedi grafico in basso). 

In questa fase c’è stata la mossa che ha permesso ad Hamilton di vincere il GP. Al giro 42 è stato richiamato ai box per la seconda sosta anticipando la chiamata del box rivale. Facendo questo al team di Milton Keynes per vincere la gara era rimasta solo la possibilità di cercare di arrivare alla bandiera a scacchi con un’unica sosta. Ormai non avevano più il vantaggio per rispondere con un pit top nel giro successivo. Hamilton con gomme fresche è riuscito a recuperare velocemente il gap su Verstappen e lo ha sorpassato sul rettifilo principale a 7 giri dalla fine.  Hamilton quando è stato richiamato ai box era piuttosto dubbioso della scelta del team: “All'inizio ho esitato perché ero molto vicino a Max. Ma so che posso fidarmi della mia squadra in queste decisioni".
 

Verstappen sapeva che non avrebbe vinto la gara quando Hamilton è stato richiamato ai box per la seconda sosta. "Le mie gomme erano già in difficoltà. Sapevo che non avrei potuto resistere. La Mercedes aveva semplicemente l'auto più veloce".

La giornata per la Mercedes si è conclusa con Bottas al terzo posto che ha garantito al team anglo-tedesco punti preziosi per la classifica Costruttori.
 

Meglio Mercedes o Red Bull? Le due vetture a livello prestazionale sono molto vicine. Se analizziamo il gap chilometrico possiamo vedere che la differenza tra i 2 team, in queste prime 4 qualifiche, è di soli 2 millesimi al chilometro in favore di Mercedes. La differenza, pro Mercedes, si allarga in condizioni di gara dove la W12 sembra avere qualche decimo di vantaggio e una miglior gestione delle gomme nei confronti della Red Bull. 

Per quanto riguarda il motore, la Red Bull è leggermente indietro specialmente in condizioni di gara. Mercedes ha un vantaggio nel sistema ibrido mentre a livello di endotermico Honda e Mercedes sembrano pressoché uguali come potenza massima. Se analizziamo i dati GPS, in qualifica, nella maggior parte delle curve (1, 2, 12, 13, 14 e 15) Verstappen è stato superiore ad Hamilton che è riuscito a portare maggiore velocità nelle curve 7,9 e 10. Un altro fattore che è abbastanza chiaro in questa prima parte di mondiale è che Red Bull riesce a sfruttare meglio le gomme nel singolo giro mentre Mercedes riesce a conservarle in modo migliore sulla distanza.
 

Ferrari terza forza a Barcellona. La Rossa in Spagna è riuscita a centrare l’obiettivo: essere la terza forza in pista. Fino ad ora questo gli era riuscito solo in qualifica ma poi, in gara, McLaren era sempre riuscita a classificarsi davanti. A Barcellona, invece, Leclerc è riuscito centrare l’obiettivo grazie ad un’ottima partenza e ad una buona gestione degli pneumatici. Il team di Maranello ha tratto beneficio da gara di Portimao dove avevano avuto grossi problemi con le gomme. Concetto che ha spiegato bene Binotto a fine gara: “Abbiamo tratto le lezioni giuste. Con un setup diverso e un migliore equilibrio, i problemi sono stati risolti”.
 

Ferrari sembra avere una maggiore competitività sulla McLaren nei circuiti dove serve tanto carico aerodinamico. Di questo ne è convinto anche Binotto: “Credo che su questo tipo di tracciati, dove serve maggiore carico aerodinamico, abbiamo un qualcosa in più rispetto alla McLaren. Nell’ultimo settore, dove serve affrontare i cordoli a bassa velocità, la nostra vettura si è comportata bene. Solo lì, lo scorso anno, pagavamo un secondo”.
 

La Ferrari è stata più veloce di Ricciardo sulla distanza come possiamo vedere dall’analisi dei singoli stint.  L'australiano ha corso in difesa per la maggior parte della gara mentre Norris, è stato autore di una gara piuttosto anonima a causa di una qualifica piuttosto opaca. 

Anche Sainz è stato autore di una buona gara (P7 finale) ma a differenza di Leclerc non è stato autore di una buona partenza e questo ha complicato molto le cose visto che alla SF21 manca ancora un po’ di velocità sul rettifilo che sarebbe fondamentale per riuscire ad “attaccare “quando sei a centro gruppo. Un problema che ha ammesso anche Sainz ai giornalisti a fine gara: “Avevamo un passo molto buono, la macchina era molto facile da guidare e si comportava bene con gli pneumatici. Oggi eravamo molto veloci, peccato che facciamo fatica a sorpassare perché manca velocità nei rettilinei. Se fai una brutta partenza come ho fatto io, recuperare è difficile. Avevo due-tre possibilità di sorpassare Ocon e Ricciardo, ma non c'era nessuna maniera per farlo”.
 

Nonostante questo, l’inizio di Mondiale per la Ferrari è stato abbastanza positivo anche se i tifosi della Rossa si aspettano sempre di più e vogliono vedere Leclerc e Sainz lottare per il podio e per la vittoria. Dati alla mano il recupero (vedi tabella in basso) su Mercedes, rispetto al 2020, è stato di 642 millesimi al giro. Sul giro singolo la SF21 ha ancora un gap di circa mezzo secondo sulla W12. Distacco che tende però ad aumentare in gara e questo, salvo gare “particolari” non gli garantirà di ottenere con facilità dei piazzamenti sul podio.