F1, Gp Brasile: l'analisi delle prove libere e qualifiche da Interlagos
gp brasileLa Ferrari dovrà fare la gara sull'Alpha Tauri di Gasly, che anche a Interlagos si è dimostrata la vettura più veloce, escludendo Red Bull e Mercedes. La Rossa proverà a stare davanti alla McLaren, che anche in Brasile ha dimostrato di non essere in un gran periodo di forma. Sabato la Sprint e domenica gara alle 18: tutto live su Sky Sport F1 (canale 207)
Analizzando la qualifica dei “normali” si conferma l’ottimo stato di forma di Gasly e della sua Alpha Tauri che, per il secondo Gp consecutivo, si sono lasciati alle spalle Ferrari, McLaren e Alpine. Analizzando i tempi possiamo notare che, la Ferrari, specialmente con Leclerc, aveva la possibilità di ottenere la quinta posizione ma, il pilota monegasco, non ha potuto sfruttare un doppio treno di gomme soft nel Q3. Questo è stato dovuto al doppio set utilizzato in Q1 quando è stato costretto a montare delle gomme soft nuove per superare il “taglio” visto che, il tempo ottenuto nel suo primo tentativo, era stato cancellato per aver infranto il “track limit” in curva 4. Per la Ferrari, analizzando i risultati delle qualifiche, sia il Messico che il Brasile non sono stati entusiasmanti a livello prestazionale nonostante il quinto e sesto posto ottenuto nell’ultima corsa. Se analizziamo il gap chilometrico nei confronti della Mercedes possiamo notare che, le ultime prestazioni, sono state tra le più negative della stagione.
Questo nonostante l’utilizzo del nuovo sistema ibrido che, secondo il team, doveva portare dei grossi benefici. Le note positive si sono viste specialmente in Turchia e ad Austin ma, in Messico e Brasile, c’è stato un deciso passo indietro. Potrebbe aver influito l’altura sulle prestazioni del motore Ferrari abbinato anche ad un incremento di potenza della Mercedes che, specialmente nelle ultime due gare, sembra aver spremuto al massimo la sua unità di potenza. Analizzando con attenzione questi dati emerge un fattore importante: il gap chilometrico dalla prima gara del Bahrain fino a Monza è stato di 0,10s, mentre negli ultimi 4 appuntamenti, dove le monoposto modenesi hanno potuto contare sul motore che utilizza il nuovo sistema ibrido, la differenza si è stabilizzata a 0,14 s al chilometro.
Questo parametro mostra addirittura un allontanamento prestazionale della SF21 nei confronti della W12, visto che si è passati da un gap medio di 0,48s (calcolato su pista di 5 km) a uno di 0,72s. Per quanto riguarda la gara di domenica sarà prestare la massima attenzione alle FP3 dove i team gireranno con il quantitativo di benzina che verrà utilizzato la gara. Da quello che si è visto oggi, vista anche la penalizzazione di Hamilton, il favorito è senza dubbio Verstappen. Ferrari, come in Messico, dovrà cercare di fare gara sull’Alpha Tauri e cercando di difendersi dalla McLaren che, anche in Brasile, sta dimostrando di non essere nel suo miglior periodo di forma.