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F1 GP Arabia Saudita, Del Piero: "Verstappen-Leclerc come me e Totti? Ci può stare". VIDEO

Formula 1

Alex Del Piero 'inviato speciale' di Sky Sport a Jeddah per il Gran Premio dell'Arabia Saudita. "La Ferrari? Vedo un team con la schiena più dritta - spiega il campione - le prime due gare della Rossa sono state davvero fantastiche". Poi un paragone calcistico: "Leclerc e Verstappen come me e Totti? Sì, non è sbagliato come paragone: all'interno di una gara, come di una partita, ci sono simpatie e antipatie, come in tutti i gruppi di lavoro"

GP ARABIA SAUDITA: HIGHLIGHTS -  TUTTI I VIDEO DI F1

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"La Rossa ha una schiena più dritta, c'è più consapevolezza soprattutto dopo le prime due gare, davvero fantastiche. La Ferrari è sempre la Ferrari per noi tifosi, ma quando cominci a vincere ha un sapore diverso. Si respira grande entustiasmo". Alex Del Piero 'inviato speciale' di Sky Sport a Jeddah per il Gran Premio dell'Arabia Saudita, dove ha assistito di persona al duello tra Leclerc e Verstappen, che alla fine ha avuto la meglio. "Charles e Max come me e Totti? Sì, non è sbagliato come paragone. Magari è più facile vedere più 'sportellate' tra attaccanti e difensori. Ma è ovvio che all'interno di una gara, come di una partita, c'è tanto agonismo, foga, a volte 'ferocia', adrenalina... e capita di andare a 'toccarsi' con le macchine, ma per loro è un divertimento... Poi è ovvio che a 'ruote ferme' ci siano delle simpatie e antipatie, come in tutti i gruppi di lavoro". 

Del Piero: "Ibra sulla Ferrari? Ma non ci entra..."

Alex ha anche incontrato 'papà' Sainz. "Sono un grande fan di rally ed è stato un piacere salutarlo. Lui è un super tifoso del Real Madrid, ma non abbiamo parlato di calcio... per fortuna, dopo la 'bandiera nera' sventolata alla nostra Nazionale. Anche se sono sicuro che gli azzurri rialzeranno la testa". Infine una battuta su Ibrahimovic che, qualche giorno fa, ha conosciuto i due piloti di Maranello e guidato una Ferrari 296 Gtb. "Ibra non ci sta in una macchina di F1 - ride Del Piero - io sì... anche se ci stavo stretto nella monoposto. Scherzi a parte, è uno sport fantastico e la Ferrari ci dà un motivo in più per essere fieri di essere italiani". 

l'analisi

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