F1, Gp Monaco: le qualifiche a Montecarlo viste dalla pista

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

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Charles Leclerc in rincorsa nel GP di casa dopo la penalità inflitta per impeding a causa di una chiamata in ritardo del muretto Ferrari. La Rossa ha brillato meno di quanto ci si aspettasse e dovrà accodarsi a un magico Verstappen e a un Alonso strepitoso. Ma Monaco è pista per piloti veri e tutto può essere ancora scritto. GP al via alle 15: tutto LIVE su Sky Sport F1, Sky Sport Uno e in streaming su NOW

GP MONACO, HIGHLIGHTS QUALIFICHE

Non puoi nemmeno chiamarla maledizione, anche se sembrerebbe. Ancora una volta, a casa sua, Charles Leclerc deve soffrire e provare a ricostruire, anche se questa volta la responsabilità è di chi al muretto dovrebbe aiutarlo a gestire certe circostanze e invece lo ha avvisato troppo tardi che Lando Norris era ancora in procinto di fare il suo giro non impedendo così al monegasco di trovarsi in traiettoria con la McLaren che gli arrivava dietro lanciata, tra l’altro in una parte della pista già pericolosa di suo, il Tunnel. Penalizzato di tre posizioni sulla griglia più importante per lui scatterà solo dalla sesta casella, che a Monaco vuol dire davvero non abbattersi e sperare sia negli imprevisti che nei miracoli.

 

La Ferrari comunque ha brillato meno di quello che aveva promesso. Nella costruzione del fine settimana si è un po’ persa nel trovare l’assetto giusto per permettere alla Rossa di saltellare meno e ai due pilota di trovare la confidenza necessaria per rischiare tra queste stradine. Anche il quinto tempo di Sainz, che poi è diventato quarto in griglia per la penalità del compagno, è lì a dimostrarlo. Lo spagnolo in lotta per la pole non c’è mai stato, mentre Leclerc era riuscito a portare la sua SF-23 a un decimo dalla magica pole di Verstappen. L’olandese, insieme ad Alonso e al monegasco, hanno infatti dato vita a una qualifica, nelle fasi finali, davvero da cardio palma.  A spuntarla è stata ancora una volta il pilota della Red Bull, ma lo ha fatto in un modo del tutto magico, persino baciando le barriere un paio di volte nell’ultimo settore per dare la zampata finale e prendersi la sua prima pole nel Principato per 84 millesimi sullo spagnolo dell’Aston Martin.

 

Adrenalinico se proprio si vuole cercare una parola per descrivere il giro di Max, pensando anche che il suo compagno di box, con lo stesso importante mezzo, l’ha messa in barriere in Q1 con un errore da novellino e partirà ultimo. Gli ultimi attimi della Q3 sono stati momenti da campioni veri. Lo ha fatto vedere anche Alonso che ha portato l’Aston Martin a sfiorare la pole position. La prima fila del Gp di Monaco vale tutta il prezzo del biglietto: Verstappen-Alonso. Anche Esteban Ocon che parte terzo ha fatto una piccola magia con l’Alpine e si merita di sognare. Perché è vero che qui superare è un miraggio, ma questa rimane una pista vera, per piloti veri, dove servono perfezione e prontezza nell’approfittare dei momenti. Tanto si è già scritto, ma forse non proprio tutto.