F1, Horner scagionato dalle accuse di "comportamenti inappropriati": il comunicato

LA DECISIONE

Ora c'è anche il comunicato ufficiale: il 50enne britannico è stato scagionato dalle accuse per "comportamenti inappropriati" nei confronti di una dipendente. "Indagine conclusa, accuse respinte", si legge nella nota. Nei giorni scorsi il team principal aveva incontrato i legali esterni della Casa austriaca per spiegare la sua posizione ed era anche intervenuto sia alla presentazione ufficiale della nuova monoposto che nel corso dei test in Bahrain

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Christian Horner scagionato da qualsiasi accusa. Ora c'è anche la comunicazione ufficiale della Red Bull: il team principal resta al suo posto dopo essere finito sotto indagine interna per le accuse di “comportamenti inappropriati" nei confronti di una dipendente. Il 50enne britannico, che aveva sempre negato quanto imputatogli, nelle scorse settimane aveva incontrato i legali esterni della Casa austriaca per spiegare la propria versione. L’incontro era durato diverse ore. Dopo il faccia a faccia con il pool di avvocati chiamati a fare chiarezza sulla vicenda, l'indagine è andata avanti, mentre Horner aveva preso parte sia alla presentazione ufficiale della nuova monoposto che ai test pre Mondiale 2024. "Una vicenda che distrae, ma siamo una squadra unita", aveva detto nel giorno dell'unveiling il team principal, facendo già immaginare una prosecuzione del rapporto

Il comunicato ufficiale di Red Bull: "Denuncia respinta"

“L’indagine indipendente sulle accuse mosse contro il signor Horner è completa e la Red Bull può confermare che la denuncia è stata respinta - si legge nella nota ufficiale -. Il denunciante ha diritto di ricorso. La Red Bull è fiduciosa che l'indagine sia stata giusta, rigorosa e imparziale. Il rapporto dell'indagine è confidenziale e contiene le informazioni private delle parti e dei terzi che hanno collaborato alle indagini, pertanto non commenteremo ulteriormente per rispetto di tutti gli interessati. Red Bull continuerà a impegnarsi per soddisfare i più alti standard sul posto di lavoro”.

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