F1, da Ben Sulayem a Horner: vicende diverse, ma stesso caos in questo inizio di Mondiale

MONDIALE 2024
Carlo Vanzini

Carlo Vanzini

Sono due i casi che agitano il paddock in questo inizio di stagione e con un'origine ben diversa. L'ultimo è quello del presidente FIA., accusato di aver interferito su alcuni GP. Poi la vicenda Horner, che nasce da presunti "comportamenti inappropriati" del team principal verso una dipendente: ufficialmente chiusa ma ancora lì a tenere banco con evidenti spaccature in Red Bull. E sullo sfondo di questo avvio di Mondiale, anche la discussione sul rinnovo del Patto della Concordia

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Prima ancora di spiegare cosa sta accadendo attorno al presidente della FIA, Ben Sulayem, è fondamentale fare una premesse: siamo nel periodo in cui tutte le squadre, con la Federazione e la Formula 1 stanno discutendo per il rinnovo del Patto della Concordia, ovvero l’intesa commerciale che regola la partecipazione e il trattamento economico delle scuderie del Mondiale. Un patto che quindi mette assieme sia dal punto di vista economico che legislativo-sportivo tutte le parti in causa. Una situazione che verte attorno ad aspetti monetari e di potere.

Con questo aspetto sullo sfondo, sono uscite fuori diverse situazioni. Non ultima quella di Ben Sulayem, accusato di presunte pressioni sui commissari per annullare una penalità che ha portato Alonso sul podio nella gara del 2023 in Arabia Saudita. Con quella sanzione il terzo posto sarebbe andato al ferrarista Sainz, mentre il dietrofront aprì le porte del centesimo podio in carriera di Alonso. 

Quello che accadrà non lo spappiamo, ma credo sia in atto una lotta politica anche in vista delle elezioni sempre più vicine del nuovo vertice FIA. Ben Sulayem ha avuto un approccio molto aggressivo per certi versi nella sua presidenza, molto diretto al voler dimostrare di essere lui il capo della F1. In tal senso, ricordiamo che la Federazione è proprietaria della F1 e ha dato una concessione (di fatto a vita) a Liberty Media (a Ecclestone in precedenza) per poter gestire il tutto da un punto di vista dell’organizzazione e degli accordi commerciali con i circuiti e con gli sponsor.

Altra cosa, invece, la vicenda in casa Red Bull per il caso Horner sui presunti “comportamenti inappropriati” verso una dipendente e che il team ha ufficialmente chiuso con l’assoluzione del team principal. Ma tra mail anonime e indiscrezioni, sono emerse poi con forze spaccature nella squadra, a cominciare dal papà di Verstappen che, dopo gli attriti palesati nei giorni scorsi, a Jeddah. Ma era stato già tutto previsto, sarà impegnato in una sua gara.