
F1, come Liberty Media ha trasformato il Mondiale in uno "show totale"
Liberty Media ha da poco ufficializzato l'acquisizione della MotoGP. Corporation fondata nel 1991, acquistò ufficialmente la Formula 1 il 7 settembre 2016. Dal coinvolgimento sempre maggiore dei tifosi al format della Sprint, dalla comunicazione al rispetto per il passato, ecco tutto quello che ha portato nel Circus per rivoluzionarlo e renderlo uno spettacolo totale. Il Mondiale è in Giappone, weekend live su Sky e in streaming su NOW
A cura di Niccolò Severini

LIBERTY MEDIA, DOPO LA F1 ANCHE LA MOTOGP
- Formula 1 e MotoGP sono diventate 'sorelle' nella famiglia Liberty Media. La società statunitense ha acquisito il Motomondiale con un’operazione da 4,2 miliardi di euro e l’obiettivo ora è farlo crescere come la F1. Qui, nella foto, il CEO di F1 Stefano Domenicali e Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna dal 1994 e che manterrà il suo ruolo.

2016, QUANDO LIBERTY MEDIA ENTRO' IN F1
- Il 7 settembre 2016 il colosso americano ha annunciato l’acquisizione di Formula One Group per 4,4 miliardi di dollari dall’allora proprietario, il fondo CVC Capital Partners e l’accordo è diventato ufficiale il 23 gennaio 2017. Da allora, secondo Forbes, il valore dell’asset è addirittura quadruplicato arrivando a 17 miliardi.

DI COSA SI OCCUPA LIBERTY E NUMERI DELLA F1 RADDOPPIATI DAL 2017
- Dal 2017 Liberty si occupa dell’organizzazione del Mondiale, insieme alla FIA, e della parte commerciale del Circus. Da allora Formula 1 ha raddoppiato quasi tutti i suoi numeri: dalle entrate economiche alla presenza di pubblico nei weekend di gara in giro per il mondo. Dei ricavi totali, solamente circa il 50% viene ridistribuito ai dieci team con diversi criteri, dalla posizione finale nell’ultimo mondiale a un premio storico per la longevità.

LA CRESCITA DEL FATTURATO E IL PERIODO COVID
- Nel 2023 Formula One Group ha fatturato 3,2 miliardi di dollari, un balzo verso l’alto rispetto al 2022 (2,6). Un primo confronto con un risultato pieno, visti i mondiali 2020 e 2021 messi in ginocchio dal Covid. E se si guarda il primo Mondiale pre pandemia il risultato assume ancora più corpo confrontandolo con i poco più di 2 miliardi di incassi del 2019.

LA CRESCITA DEGLI SPETTATORI PARI AL 36%
- Dati, come detto, non solo strettamente economici ma anche di presenze: rispetto a cinque anni gli spettatori sono cresciuti del 36%, arrivando a sfiorare i sei milioni. Merito delle attività che riguardano le prime tre voci di bilancio: promozione delle gare (29,3%), diritti dei media (32,2%) e sponsorship (18%).

PRIMO OBIETTIVO DI LIBERTY: COMUNICARE (E GIOCARE)
- Ma come si è arrivati a questi numeri? Da quando Liberty ha fatto semplicemente ciò per cui è nata, cioè comunicazione. Il primo obiettivo era arrivare direttamente, quindi l’investimento maggiore è stato sui social network. I canali ufficiali della F1 hanno cominciato a far conoscere il motorsport in maniera diretta, portando lo spettatore quasi a contatto con i piloti tramite interviste, gag e giochi, per far conoscere i ragazzi dietro alle visiere di caschi.

...SENZA DIMENTICARE IL PASSATO
- Ma anche la storia del Mondiale è rimasta un "asset" fondamentale di Liberty, con gli eroi di un tempo e le battaglie che li hanno resi epici negli anni.

ENTERTAIMENT IN PIENO STILE AMERICANO
- Uno degli obiettivi proposti da Liberty è far diventare la F1 non solo sport ma soprattutto entertaiment, in pieno stile americano. E dal 2019 l’esempio simbolo della campagna è Drive to Survive, la serie TV Netflx che racconta dall’interno di box e fabbriche le stagioni dei team e dei piloti. Il risultato è stato riavvicinare vecchi fan che erano rimasti indietro e portarne di nuovi. I neofiti hanno vissuto la serie quasi come romanzo cinematografico per poi accorgersi che i personaggi sono reali e si può tifare per loro...

L'ESPANSIONE GEOGRAFICA
- Perché un altro dei punti focali di Liberty è stata l’espansione geografica. Dal 2017 a oggi sono entrati in calendario due nuovi Gran Premi nel Medioriente (Arabia Sauita e Qatar) e sono triplicate le tappe negli Stati Uniti. A Austin si sono aggiunte Miami (2022) e Las Vegas (2023), proprio grazie alla società americana che è diventata proprietaria dell’utilizzo del circuito intorno alla Strip.

MA MAI RINUNCIARE ALLE TAPPE SIMBOLO DEL MONDIALE
- Un’operazione di "americanizzazione" – come ironicamente disse Bernie Ecclestone – per non lasciare gli Stati Uniti alle altre categorie ed evitare uno snobismo più o meno potente nel corso della storia verso la Formula 1. Senza però rinunciare alle tappe storiche del mondiale come Monza, Silverstone, Suzuka e tutte le altre.

LA RIVOLUZIONE DELLA SPRINT E...
- Uno dei cambiamenti più tangibili è nel format dei weekend. storici. Perché dopo 70 anni di qualifiche e gara, Liberty ha introdotto le Sprint Race. Una gara di 100km che ha debuttato nel 2021 con l’intento di mantenere alta la competitività durante tutto il weekend. Un format discusso che ha riscontrato pareri contrastanti fra i piloti e che si è evoluto e si sta evolvendo negli anni.

...LA SUA EVOLUZIONE
- Nei primi due anni la Sprint Race qualificava alla gara: ovvero chi vinceva il sabato scattava in pole la domenica. Dallo scorso anno si è alzato il numero da tre a sei in calendario e sono state introdotte le qualifiche shootout. Tutto al sabato nel 2023 con le qualifiche tradizionali anticipate al venerdì, quest’anno il format sarà anticipato: la definizione della griglia sprint il venerdì e semaforo verde il sabato mattina, con il debutto stagionale in Cina.

F1 ACADEMY
- Grande attenzione anche al mondo femminile con la F1 Academy, il campionato divenuto quest'anno una categoria di supporto della F1, con l'obiettivo di permettere alle ragazze tra i 16 e i 25 anni di gareggiare e dare loro l'occasione di partecipare alle categorie principali. Il campionato accoglie 16 ragazze (15 titolari più una wild card assegnata di volta in volta a una promessa locale) divise in 5 team.

NO AL RAZZISMO
- Il mondo della F1 presta grande attenzione alla lotta contro il razzsimo. Nel 2020 è stata lanciata l'iniziativa #WeRaceAsOne

LA SOSTENIBILITA': NET ZERO CARBON
- La Formula 1 continua a spingere verso un obiettivo prestigioso, prefissato nel 2019. Non si tratta di un traguardo sportivo, ma di una missione per salvaguardare l’ambiente: realizzare il progetto Net-Zero Carbon entro il 2030. Di cosa si tratta? È un progetto ambizioso di eco-sostenibilità, che prevede tra l’altro lo sviluppo di un carburante sostenibile al 100%, la riduzione dell’uso della plastica e la revisione della logistica.

LO SPETTACOLO TOTALE: CONCERTI ED EVENTI OLTRE IL GP
- Nessun weekend comincia e finisce solamente in pista, anzi. Dai giorni prima alle serate durante l’evento Liberty Media ha farcito il calendario di spettacoli, concerti e show per un’esperienza totalizzante all’interno del mondo F1.

LA TV E GLI eSPORTS
- Il risultato globale della F1 è stato ottenuto anche e soprattutto grazie alla televisioni. Ma Liberty ha puntato forte sull’espansione dell’eSports. Dalle tradizionali consolle agli smartphone i giochi ufficiali di Formula 1 sono tornati ad essere acquistati e giocati in larga misura, anche grazie alle innovazioni che rendono le esperienze di gioco sempre più complete, soprattutto se si ha la possibilità di installare vere e proprie postazioni da gamer (sedile, pedali e volante) che fanno assomigliare il videogioco a un simulatore.
