Sainz: "Con la Ferrari fino in fondo, vincerò ancora prima di andare via"

a 'repubblica'

Carlos Sainz in una lunga intervista a 'La Repubblica': "Quando mi hanno detto dell'addio non mi sono sentito trattato bene come volevo, ho dato tutto per la Ferrari. Ma voglio vincere ancora qui, sarò pilota della Rossa fino alla fine. Questi anni sono stati un sogno, con Leclerc nessun problema. Il futuro? Deciderò per il mio meglio, non è detto sia prima della pausa estiva". Tutto il weekend è live su Sky e in streaming su NOW

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Carlos Sainz sarà un pilota Ferrari "fino in fondo, fino a dicembre". In attesa di conoscere il futuro dello spagnolo, che lascerà Maranello alla fine di questo Mondiale, queste le emozioni raccontate in un'intervista a 'La Repubblica'. 

"Non mi sono sentito molto apprezzato, ho dato tutto per la Ferrari"

"Quando mi hanno detto che non avrei continuato beh sì, non mi sono sentito molto apprezzato come mi sarebbe piaciuto. Soprattutto per quello che ho dato io alla Ferrari: sono andato a vivere a Maranello per 4 anni, ho preso casa, sono stato in fabbrica a lavorare per questa scuderia cercando di portarla avanti per vincere insieme. Sono stati due o tre mesi duri tra gennaio e febbraio, ho vissuto una fase problematica con l’annuncio dell’arrivo di Hamilton e il mio futuro che cambiava. Eppure la vita è così, è un po’ una montagna russa. Ho capito velocemente la situazione, mi sono concentrato a sfruttare il fatto di essere ancora con la tuta rossa. Finché sarà così, darò tutto. Sono con la testa a Budapest: per provare a vincere". 

"Un sogno aver vinto con Ferrarri. Leclerc? Solo episodi di gara"

"Qualsiasi cosa succeda nei prossimi 5 o 10 anni, ho guidato  la rossa e ci ho vinto, un sogno che non cambierei con niente. Tutti i piloti passati per Maranello rimangono nella memoria dei tifosi: se sei stato voluto e amato, loro continueranno a volerti bene ovunque tu vada. Vincere? La capacità c’è ancora se facciamo le cose bene e ritroviamo la direzione giusta, ma dobbiamo farlo presto e bene, altrimenti dovremo aspettare gli errori degli altri. L’esempio sono McLaren e Mercedes che sono stati capaci di sviluppare e recuperare. Non è cambiato il rapporto con Leclerc. Siamo compagni da quattro anni e se si guarda alla nostra storia ci sono stati un paio di episodi a campionato dove non ci siamo trovati d’accordo in pista o ci è capitato qualcosa. Semplicemente, fa parte delle gare e dell’essere una squadra dove entrambi i piloti fanno il giro di qualifica entro due decimi e partono uno a fianco all’altro". 

"Decisione complessa per il futuro, non so se accadrà prima di Spa"

"È una decisione complessa. Ho bisogno di tempo, più di quello che la gente sperava, per analizzare mercato, squadre e persone. Quando avrò tutti gli elementi giusti, deciderò. Non l’ho ancora fatto e non so se accadrà prima della pausa estiva. So di tenere in sospeso vari team e li ringrazio per la pazienza, ma anch’io devo averla. Questo sport mi ha insegnato a essere un po’ più egoista e a scegliere il meglio senza fretta. Dall’inizio tutte le squadre che non avevano piloti riconfermati erano un’opzione, quindi anche l’Alpine c’era, non è entrata all’ultimo momento".