F1, Gp Singapore: la gara vista dalla pista di Marina Bay

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Dopo la complicata gara dominata a Marina Bay, Lando Norris si è confermato il vero antagonista di Max Verstappen nella lotta al Mondiale: l'affare per il titolo è roba loro. E con una versione così del britannico, aumentano i dubbi del campione del mondo, con la Red Bull che nella pausa dovrà reagire

GP SINGAPORE: HIGHLIGHTS

La sfida mondiale è affar loro. La gara superba di Lando Norris a Singapore ha messo definitivamente il sigillo su questo, se mai qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi. Due amici che in pista, piano piano, si son ritrovati nemici e che adesso avranno sei gare e tre sprint per vender cara la pelle e farci divertire. Dopo qualche errore di troppo nelle scorse gare, suoi ma anche del team, il pilota britannico sotto le luci artificiali di Marina Bay ha brillato di luce propria, inarrivabile per tutti fin da venerdì.

 

Nei 62 lunghissimi e faticosissimi giri del Gp di Singapore ha quasi sempre avuto tutto sotto controllo, non si è mai risparmiato e soprattutto ha messo 20 incolmabili secondi tra sé e Max. E’ sicuramente questa la versione di Lando Norris che merita di giocarsi il Mondiale contro il tre volte Campione del Mondo Verstappen: mastino e pulito. In testa alla classifica c’è ancora lui, con un non troppo comodo cuscinetto di 52 punti adesso. Norris in due gp gli ha mangiato dieci punti. Ma stiamo pur sempre parlando di Max Verstappen, uno che nonostante non abbia più la macchina migliore riesce ancora a fare una differenza abissale rispetto al compagno Perez. 

 

Alla Red Bull queste tre lunghe settimane senza gare serviranno per riordinare le idee e provare a reagire, anche con i prossimi aggiornamenti previsti per Austin come il fondo. È vero che qui non c’è stata la debacle dell’anno scorso ma la McLaren vola e ormai è una monoposto senza più punti deboli che va bene ovunque. In classifica costruttori ha allungato ancora, e con un Lando così ora si moltiplicano i dubbi anche per Max.