F1, Verstappen vede il titolo a Las Vegas, Ferrari pronta a tornare al top

analisi tecnica ©IPA/Fotogramma

Archiviato il Gp di del Brasile, che ha visto il dominio di Max Verstappen, capace di andare oltre le difficoltà della RedBull e la penalità che lo ha costretto a scattare dalla nona fila, la Formula 1 arriva a Las Vegas. Max adesso vede il titolo, ma in America occhio alla Ferrari, sempre competitiva sui circuiti ad alta velocità. L'obiettivo è riscattare l'occasione persa dello scorso anno

COS'E' SUCCESSO A INTERLAGOS

A Interlagos Max Verstappen è tornato al successo dopo 10 gare con una corsa che rappresenta un nuovo livello di perfezione in termini di consistenza. In condizioni di scarsa aderenza (partendo dalla 9’ fila) il campione olandese ha semplicemente eseguito un capolavoro dove tutto è andato oltre i programmi. La bandiera rossa a favore ha tolto o minimizzato ogni possibile fastidio, tuttavia, a parità di strategia, il secondo pilota più bravo (un Ocon in grande giornata) ha pagato oltre 40 secondi di race pace. Il più grande problema degli avversari di Verstappen è correre nella sua epoca, qualcosa che rimanda ai più grandi protagonisti del passato. Attualmente la quasi totalità degli sfidanti, per me solo Hamilton e Leclerc alle giuste condizioni possono essere esclusi, deve avere un’auto nettamente dominante per creargli disagi significativi nel medio termine.

Gp Brasile: Max oltre le difficoltà Red Bull, bene Alpine

In Brasile non è stata solo una questione di velocità pura bensì la capacità di adattarsi costantemente ad ogni cambiamento di aderenza, di interpretare meglio della concorrenza le linee, di rimanere facilmente sul limite come un equilibrista. La Red Bull é certamente migliorata ma non può tornare istantaneamente l’ottima auto di inizio anno. Il pilota sta facendo la differenza da alcuni mesi per respingere sul nascere ogni tentativo di riaprire il mondiale piloti. Per via di una qualifica molto deludente, penalizzata e sfortunata, l’olandese non partiva dietro Perez da Spa (per lo stesso motivo), era attesa una perdita di punti, ma la gara ha colpito negativamente Norris premiando quindi piloti inaspettati. Russell era partito bene ma è stato ridimensionato nella seconda parte da una Alpine che ha ottenuto più punti in Brasile che nel resto del campionato. In condizioni di bagnato la A524 ha fatto vedere di non essere una brutta vettura, gli avversari credono che la PU Renault perda 18cv perciò sono realistici i 3/4 decimi di potenza mancanti confermati a margine da Briatore. Qualcosa con cui fare i conti nel 2025 prima del passaggio alla motorizzazione Mercedes. A Interlagos questo non era un problema perché all’ibrido non é richiesta la stessa efficienza che in condizioni di asciutto. Vettura su cui ora si può pensare di costruire qualcosa ripartendo da nuove qualità dopo le prime importanti correzioni apportate da Sanchez. Il team guidato dal giovane Oliver Oakes aveva dato già alcuni segnali positivi dopo l’introduzione del nuovo fondo, ma domenica, Ocon ha fatto un lavoro brillante pagando solo 6/7 decimi al giro da Verstappen ma con un passo sufficientemente forte per difendere la posizione senza affanni, Gasly ha potuto completare con relativa facilità il doppio podio. Risultato che rimette in corsa il team di Enstone per qualcosa di buono nei costruttori. Ogni posizione vale 7 milioni di Euro in più ma il 5% di ore sviluppo in meno. Tuttavia, se a Las Vegas non dovremmo aspettarcela come la prima auto tra gli inseguitori, potrebbe essere meglio in Qatar. 

Las Vegas aspetta una Ferrari di nuovo in forma alle alte velocità, Verstappen ha la prima chance per chiudere

Dopo due vittorie consecutive, Interlagos non era la miglior gara per la Ferrari. La SF-24 è molto gentile sulle gomme per poter essere complessivamente competitiva con le mescole intermedie, in poche parole sarebbe stata meglio una condizione di asciutto o il bagnato più estremo. Red Bull ha riguadagnato punti ma il gap dalla McLaren poteva essere peggiore. Gli ingegneri quest’anno hanno provato a sopperire giocando sulle pressioni per agevolare il riscaldamento ma questo tentativo finisce sempre per togliere stabilità alla guida (vedi le difficoltà di Sainz), quindi è stato un nulla di fatto. Las Vegas dovrebbe adattarsi bene alle caratteristiche della Rossa di Maranello che sarà tra le poche squadre ad avere a disposizione due configurazioni aerodinamiche utili (Spa e Monza), un’arma con la quale proverà a riprendersi quella vittoria sfuggita a Baku, ma soprattutto l’occasione persa lo scorso anno dopo una prima fila mancata, sempre che tutti i tombini siano sigillati. 

A cura di formu1a.uno