F1, Leclerc a Sky: "Sogno il titolo Costruttori con Ferrari, facciamo che diventi realtà"

A SKY SPORT

Il pilota monegasco racconta la sua stagione: "A Monaco ho sentito la macchina proprio 'mia', lì è andato tutto bene. Avverto la responsabilità di guidare la Ferrari, ma non è mai un peso". Sul titolo Costruttori: "Lo sogno, ma ora trasformiamolo in realtà". Sul nuovo e sul vecchio compagno di squadra: "Curioso di vedere come lavora Hamilton, con Sainz un gran rapporto che vogliamo chiudere nel miglior modo possibile"

F1, GP ABU DHABI: LA DIRETTA DELLA GARA

Una stagione che sta per finire ma che ha ancora un titolo da assegnare. La Ferrari ad Abu Dhabi cercherà di ribaltare a suo favore la classifica Costruttori che al momento vede al comando la McLaren. Una sfida che evoca altri tempi tra due gloriose squadre, ma anche una sfida che è uno spartiacque con tutto quello che avverrà dall’immediato post gara di Yas Marina. Leclerc avrà un nuovo compagno di squadra, un certo Lewis Hamilton, mentre Sainz saluterà dopo 4 anni in rosso. Entrambi hanno tutte le motivazioni per credere fino in fondo a questo traguardo. E ne hanno parlato con Ivan Capelli nel corso della Pitwalk di Sky a Yas Marina. Qui Charles racconta la sua stagione e le sue sensazioni.

Un campionato lungo, ben 24 gare. In quale hai sentito la macchina proprio tua così come l’avresti voluta per tutta la stagione?
"Monaco, lì è andato tutto bene. Dalle FP1 fino alla gara non abbiamo avuto difficoltà, in ogni momento del weekend mi sentivo bene".

E la difficoltà di riprodurre quella macchina? Anche se è ovvio che le piste cambiano e Monaco è molto particolare…
"Le gomme sono molto critiche, difficile metterle nella finestra giusta. E quello dipende tanto dalle condizioni esterne, con la finestra ottimale che cambia sempre un po’. Però direi che alle fine è sempre un compromesso con queste macchine. Metti la vettura nelle migliori condizioni o per le curve veloci oppure per quelle a media o a bassa velocità".

E il momento più buio? In cui hai detto 'oggi questa macchina non riesco proprio a interpretarla'?
“Dopo Montreal le gare non sono state piacevoli. Avevamo appena messo un upgrade sulla macchina e sono dovuto andare in punti estremi del settaggio per capire cosa non andava bene. Ed era veramente difficile da guidare”

Da sei anni in Ferrari: quanto pesa esserlo, avere tutti gli occhi addosso e queste aspettative?
"Io non lo vedo come un peso, sto vivendo la mia passione. Ogni giorno mi sveglio e sono felicissimo di essere in Rosso. Non potrei essere più felice, guido per la squadra che ho sempre amato. C’è un senso di responsabilità, quello sicuramente, ma non un peso. Sono super motivato quando mi sveglio la mattina per provare a fare il meglio per questa squadra, per me e per provare a vincere titoli e gare. Ci sono dei momenti più belli e altri più difficili, ma guidare la Ferrari è sempre bellissimo".

Da quanto tempo conosci Hamilton. Cosa ti incuriosisce di più di scoprire di lui come compagno di squadra? Parte tecnica o parte mentale e del suo approccio alle gare?
"Personalmente lo conosco dal mio primo anno in F1, nel 2018. Lewis è andato alla McLaren e ha vinto, così in Mercedes, quindi ha visto diversi modi di lavorare, però ha sempre fatto sì che fosse il metodo vincente. Quello m’interessa molto, capire come lavorava e come lavora perché di sicuro ci sono delle cose diverse che facciamo. E unire un po’ tutto per portare la Ferrari più in alto. Poi ovviamente c’è il talento di Lewis, è incredibile sul giro secco, sulla gestione gomma e della gara. È veramente forte e su quello avrò tanto da imparare".

Venerdì ad Abu Dhabi sarà una giornata storica con te e tuo fratello Arthur assieme in pista nelle libere. Che emozioni proverai quando ti girerai a destra e a sinistra e vedrai il nome Leclerc su entrambe le Ferrari?

"Tante emozioni. Lo sapevo da un po’ e quando l’ho saputo è stato un giorno speciale per tutta la mia famiglia. I nostri genitori hanno fatto di tutto affinché io e mio fratello seguissimo la nostra passione. Poi c’è anche il maggiore che ha scelto la finanza… che era meno costosa come strada. A un certo punto mio padre ha dovuto scegliere tra me e Arthur e so che la scelta di fermare la carriera di mio fratello gli è pesata molto. Poi con l’aiuto di mio zio ha ripreso e vedere mio fratello accanto a me in FP1 sarà veramente speciale. Ci saranno anche mia mamma e mio maggiore. Sarà un bel momento, Arthur se lo merita, so quanto ha lavorato. E so che non è stato facile per lui".

Questo è un GP speciale perché c’è in ballo il titolo Costruttori. Io da pilota certi momenti li sognavo prima di arrivare a certe gare. A te è successo prima di questo weekend?
"Sì, è successo subito dopo il Qatar. Provi ad ottimizzare tutti i piccoli dettagli, un po’ come abbiamo fatto in Qatar. Anche se la performance non c’era, perché la pista era un po’ ‘strana’ per noi. Qui è un po’ più positivo e sogno un primo e secondo posto vincendo il Costruttori. È quello che vogliamo con tutto il team. Lo immagino tanto, ora dobbiamo fare in modo che diventi realtà".

Sarà anche l’ultimo GP con Carlos Sainz
"Ho pensato anche a questo. Se guardiamo ai 4 anni passati assieme ci sono tanti bei ricordi che tornano alla mente. Abbiamo avuto una collaborazione eccezionale, siamo stati sempre molto vicini in termini di performance. Sempre tenendo un rapporto più che buono, anche se poi ci sono stati dei momenti in pista con più tensione. Ma ne siamo sempre usciti più forti. Questa è anche la forza di Carlos, sa dividere quello che succede in pista da quello che accade fuori. C’è un grandissimo rapporto tra di noi. Arriviamo a questo weekend con tanti ricordi ma anche con la motivazione per chiudere questa nel migliore dei modi per vincere il Costruttori".

Abu Dhabi è molto simile a Montecarlo, c’è anche un porto… Lì hai celebrato la vittoria facendo un tuffo con Vasseur. Riusciamo a farlo anche domenica?
"La cosa più pazza da fare la farò se vinciamo il Costruttori. Puoi contare su di me".