Che Ferrari attende Hamilton e Leclerc

Day one di Hamilton. Un momento molto importante sia per la Ferrari sia per il pilota: da un lato perché sancisce ufficialmente l’inizio del rapporto di lavoro, dall’altro perché vedere Lewis indossare il rosso ha un carico emozionale notevole. Hamilton ha già iniziato i dialoghi con la Scuderia già negli scorsi mesi, per preparare al meglio la stagione. Addirittura nell’ultimo periodo in Mercedes aveva già intrapreso un percorso di impostazione tecnica con quello che sarà il suo staff di gara: in primis con Riccardo Adami, il suo ingegnere di pista, negli ultimi anni al fianco di Sainz e prima ancora di Sebastian Vettel. Nelle prossime settimane il suo lavoro si concentrerà soprattutto sul simulatore. Avrà modo di guidare la macchina del 2025, la stessa con cui scenderà in pista, solo virtualmente , verificando la bontà della vettura e prendendo confidenza con gli strumenti di simulazione e con le specifiche tecniche della nuova Ferrari. In pista a Fiorano ha provato solo il modello del 2022 e del 2023 per quelli che sono noti come 'T.P.C', i test che per regolamento possono essere fatti su strada con vetture che siano vecchie di almeno due stagioni . Un passaggio fondamentale per togliersi di dosso quella ruggine che i piloti si portano dietro tra la fine di una stagione e l’inizio di quella successiva. Sentire l’asfalto lo aiuterà a calarsi più in fretta nei meccanismi del team e a intraprendere un dialogo tecnico con lo stesso Adami. Costruire un rapporto con il proprio ingegnere di pista richiede tempo, perché le corse richiedono un’alchimia tale per cui bisogna capirsi in una frazione di secondo, alle volte anche anticipare le richieste del pilota. Hamilton ha lavorato per molti anni con Peter Bonnington, figura importantissima per le sue vittorie, con cui probabilmente bastava mezzo sguardo per capirsi a vicenda. Con Adami e tutto lo staff di ingegneri e meccanici ripartirà da zero, in un ambiente per cultura molto diverso dai team anglosassoni con cui ha lavorato finora in carriera. La Ferrari è un ambiente più caldo ed emozionale rispetto a Mercedes e McLaren, meno affine alla sua personalità da un certo punto di vista. Lewis dovrà recuperare terreno rispetto a Leclerc in questo senso, che conosce a menadito l’ambiente e il mondo della ‘Rossa’. Lato macchina, sarà una vettura nuova nella maggior parte delle sue componenti. Nonostante i progetti all’insegna della continuità, dettati dal cambio di regolamento in arrivo nel 2026. Pare che vedremo uno schema sospensivo anteriore diverso da quello dell’ultimo triennio: Ferrari dovrebbe aver abbandonato il ‘push road’, quindi il puntone della sospensione anteriore, in favore del ‘pull road’, quindi del tirante. Per intenderci, lo stesso adottato da Red Bull da qualche anno a questa parte. A livello di forma la vettura sarà simile, senza grandi cambiamenti, solo qualche dettaglio per migliorare l’aerodinamica in alcune aree. Minuzioso invece il lavoro sulla meccanica della macchina, per cercare di mantenere tutto quanto di buono visto la stagione scorsa nella gestione gomma in gara, aggiungendo la capacità di sfruttarle meglio in qualifica, vero punto debole della Ferrari nel 2024. In questo senso, sarà fondamentale l’aggiunta di Loic Serra. Il mondo della Formula 1, con tutti i suoi tifosi, si aspettano grandi cose. Scopriremo in pista se questa coppia Hamilton-Ferrari funzionerà. A prescindere, sarà l’inizio di una nuova era. Godiamocela.

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Matteo Bobbi