Un’impresa quasi impossibile: non sfigurare accanto a Max Verstappen

Tutto ha origine con la scelta di Daniel Ricciardo, che nel corso del 2018 decide di lasciare la Red Bull a fine stagione. L’australiano è stato l’unico compagno di squadra a impensierire Max Verstappen, e l’unico a precederlo in classifica a fine stagione . Ma parliamo di un’altra era, di un Verstappen giovanissimo e ancora acerbo: una volta capito che la Red Bull punta tutto sull’olandese Ricciardo si fa da parte e lascia il posto a Pierre Gasly. Una premessa doverosa, visto che qui forniremo una serie di dati: nella F1 moderna prendere mezzo secondo al giro da chi guida la stessa macchina è considerato tantissimo; un gap di 1 secondo dal compagno di squadra è addirittura umiliante e non si riscontra in nessuna squadra, se non in casa Red Bull. A Gasly nel 2019 vengono concesse 11 gare con la Red Bull, in cui si prende un distacco medio in qualifica da Max di mezzo secondo, nemmeno tanto pensando alle recenti umiliazioni dei compagni di Verstappen. Il punto più basso in Austria dove il francese becca 8 decimi in qualifica e addirittura in gara viene doppiato da Max che va a vincere. Così dopo la pausa estiva arriva lo scambio con Albon, promosso dalla Toro Rosso. Ma con il tailandese le cose non migliorano, anzi: in qualifica nelle 9 gare disputate con la Red Bull nel 2019 mediamente prende 6 decimi dall’olandese. Però è un rookie, e anche per questo gli viene concesso più tempo e viene confermato per l’anno successivo. Nel 2020 però il gap resta alto, la Red Bull va più forte tanto che Verstappen coglie 11 podi ma Albon si ferma a 2 podi. Così la Red Bull decide di affiancare a Max un pilota esperto come Sergio Perez. I risultati sono migliori anche se altalenanti: in qualche pista il messicano riesce a stare vicino al compagno, in altre no, ma nel 2021 il suo aiuto è decisivo per consentire a Verstappen di diventare per la prima volta campione del mondo. A inizio 2022 Checo sembra in gran forma, non prende più di 2 decimi in qualifica dal compagno di squadra e gli è sempre vicino anche in gara. Poi la Red Bull sviluppa la macchina e succede qualcosa che spiega molto bene quali siano le difficoltà dei compagni di Max: l’olandese vuole una macchina molto sbilanciata sull’anteriore a ingresso curva, una caratteristica pressoché unica. Nelle prime gare del 2022 la Red Bull è una monoposto definita in gergo ‘neutra’, adatta a tutti, ma non piace a Verstappen che chiede e ottiene dei cambiamenti nella sua direzione e da lì in poi Perez si allontana. Sulla particolarità dello stile di guida di Super Max, praticamente impossibile da replicare per gli altri, Sky Sport F1 dedicherà uno speciale, con l’analisi di Ivan Capelli e Matteo Bobbi, nel corso del weekend del Giappone. Tornando a Perez, il messicano riesce a limitare il gap sulle piste ‘stop and go’, con grandi frenate e poche curve veloci, mentre sulle altre piano piano va sempre più in crisi. La differenza con Verstappen viene poi mascherata o evidenziata dalla velocità della Red Bull: nel 2023, con una macchina dominante, prendere tra i 5 e gli 8 decimi da Max basta comunque per salire sul podio, nel 2024, con una macchina improvvisamente meno performante da Miami in poi e con i distacchi sempre più piccoli tra le varie scuderie, vuol dire finire in fondo alla griglia. Emblematico il confronto tra Austria e Messico 2024: Checo è sempre a 9 decimi da Max in qualifica, ma se in Austria riesce a qualificarsi 8°, a casa sua è solo 18°. Un po’ la stessa situazione in cui si è trovato Liam Lawson. Nelle tre qualifiche disputate ha preso nell’ordine 1 secondo, 8 decimi e 7 decimi da Verstappen: con i distacchi così ravvicinati tra il primo e l’ultimo si è ritrovato sempre in fondo mentre fino a qualche anno fa sarebbe stato anche in top10. La Red Bull - soprattutto Helmut Marko - non ha avuto pazienza e ha scelto di sostituirlo con Yuki Tsunoda dopo appena due weekend. Visti i precedenti non è detto che al giapponese vada meglio e anzi non è irrealistico pensare che, considerate le difficoltà della Red Bull e la competitività della Racing Bulls, Lawson rinasca improvvisamente e stia davanti a Tsunoda. A Yuki, con il sostegno del pubblico nel Gran Premio di casa, il compito di smentire gli scettici e riuscire in un’impresa quasi impossibile: non sfigurare accanto a Max Verstappen.

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Un’impresa quasi impossibile: non sfigurare accanto a Max Verstappen

Andrea Sillitti