La nuova ala di Mercedes e Red Bull ha inciso forse più di quanto i team si aspettassero

Mancava solo la certezza aritmetica e a Singapore è finalmente arrivata: la McLaren è campione del mondo costruttori. Per il secondo anno consecutivo a vincere è il team papaya, che in questa stagione ha dimostrato di essere davvero superiore a tutti. La vittoria è arrivata al secondo match point a disposizione e adesso la concentrazione del team si sposta definitivamente sulla lotta per il titolo piloti. La McLaren darà ai suoi due piloti le medesime possibilità, starà a Piastri e Norris dimostrare chi merita di vincere. Ma attenzione al ‘terzo incomodo’, che non ha certo intenzione di arrendersi. Lo avevamo detto alla vigilia: la gara di Singapore serviva per capire se Verstappen e la Red Bull avrebbero potuto avere delle reali opportunità da qui alla fine. I successi a Baku e Monza non avevano sorpreso: le piste erano favorevoli alla Red Bull e molto meno alla McLaren, Singapore era quindi una ‘prova del nove’ per Super Max e il suo team. Una prova che è stata superata: la risposta c'è stata ed è stata positiva. La Red Bull si è presentata con un upgrade tecnico, una nuova ala che ha funzionato molto bene, e Verstappen è così riuscito a mettere dietro di sé entrambe le McLaren, prima in qualifica e poi in gara: un risultato né facile né scontato. Questo è sicuramente un dato positivo, che dà slancio alla Red Bull e a Max, permettendo loro di continuare ad alimentare il sogno di una rimonta quasi impossibile, ma numericamente ancora possibile. A ‘rovinare’ i piani di Verstappen ci ha pensato la Mercedes. Nessuno, team di Toto Wolff compreso, si aspettava che le vetture di Russell e Antonelli potessero performare così bene a Singapore. Fino a questo momento della stagione la Mercedes aveva sempre sofferto le piste con temperature molto alte per due motivi: la gestione degli pneumatici e l’inefficienza aerodinamica, che aveva un impatto negativo sulla creazione delle velocità massime in rettilineo. Questa volta, nonostante il fortissimo caldo, tutto è andato per il meglio. Anche loro hanno portato una nuova ala anteriore e in particolare hanno lavorato con grande attenzione sulla flessione della parte centrale; un aspetto su cui nessuno lavorava da Barcellona, dove era entrata in vigore la direttiva che inaspriva i controlli statici del carico. La nuova ala della Mercedes è regolare, ha superato tutti i test, e quindi il team è stato davvero molto bravo a spingersi al limite. Anche grazie a questo sviluppo la macchina è tornata in vita ed è riuscita a sfruttare i propri punti di forza, ovvero la capacità di gestire e di creare grip in longitudinale. Ma questa performance esplosiva e inattesa della Mercedes ha tolto punti a Max, che sperava di vincere per ridurre maggiormente il distacco da Piastri. Dovendosi ‘accontentare’ del secondo posto, Verstappen ha guadagnato sulla McLaren solo 6 punti ed è ora a 63 lunghezze dal leader australiano. Con sei gare e tre sprint ancora da correre, dopo Singapore – secondo me – si abbassano le percentuali di vittoria per Verstappen. In base ai nostri calcoli, per sperare in una clamorosa rimonta Max avrebbe dovuto recuperare 8,5 punti a gara: la sua missione è quindi iniziata in salita. Ora deve sperare in una debacle della McLaren – o meglio, in uno 0 di Piastri – e conquistare più vittorie possibile. Quel che è certo è che ci apprestiamo a vivere sei weekend ancora molto vivi e combattuti, e il merito è della Red Bull, che continuando a sviluppare e a crederci ha donato nuova linfa a questo Mondiale. Chi proprio non sorride è la Ferrari, che ha vissuto un altro weekend molto problematico. Mai in gioco, mai veloce e piena di criticità dal punto di vista della guidabilità: a Singapore la vettura di Leclerc e Hamilton ha palesato molti problemi nella gestione delle temperature. Questo, ovviamente, viene ancor più esasperato quando parti a centro gruppo e sei obbligato a guidare in aria sporca, calda e turbolenta. A questo punto è complicato immaginare un finale di stagione positivo. Anche perché la Ferrari ha smesso di portare aggiornamenti, mentre Red Bull e Mercedes hanno presentato nuove soluzioni proprio in quest’ultimo Gran Premio. Così, lottare per il secondo posto nel Costruttori diventa difficile e anche il terzo posto non è più una certezza. In questo momento la situazione più complicata per la Ferrari è il fatto che mancano ancora sei gare, e la sensazione è che tutti vorrebbero già essere a dicembre. La vera sfida, ora, è dimostrare il contrario.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

La nuova ala di Mercedes e Red Bull ha inciso forse più di quanto i team si aspettassero

Matteo Bobbi