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Formula 1, GP Montecarlo: l'analisi tecnica delle libere

Formula 1

Cristiano Sponton

Netto dominio delle Mercedes nelle prove libere del giovedì a Montecarlo. Tra i top driver è mancata la zampata di Verstappen, ma la Red Bull è l'unica ad aver portato delle novità. La gara domenica 26 maggio alle 15.10: diretta esclusiva su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno

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Le prove libere 1 e 2 del GP di Montecarlo sono state letteralmente dominate dalla Mercedes che, specialmente nelle FP2, ha inflitto distacchi pesantissimi a tutti i rivali. Se osserviamo la classifica, Vettel, primo degli inseguitori è staccato di ben 763 millesimi che su un tracciato di soli 3337 metri sono veramente tantissimi. Nella lotta tra le due Mercedes ha avuto la meglio Hamilton che, in entrambe le sessioni, è riuscito a staccare di pochissimo Bottas. In casa Ferrari è mancato l’acuto di Leclerc che, tempi alla mano, si è dovuto accontentare solo del decimo tempo. Il pilota monegasco ha rovinato il giro buono con le Soft nel suo secondo stint, causa un bloccaggio alla staccata della chicane dopo il tunnel.  Tra i top driver è mancata la zampata di Verstappen in quanto ha rovinato il fondo della sua RB15 nel suo primo tentativo che ha richiesto un lavoro piuttosto lungo ai box per poterlo sistemare. Tempo che è stato utilizzato anche per sostituire un radiatore dell'ERS montato sotto al cofano motore. Il pilota olandese è sceso in pista nelle fasi finali delle libere quando tutti stavano simulando con parecchia benzina a bordo e non è riuscito a migliorare il proprio tempo proprio a causa del tanto traffico. M la Red Bull può essere tranquillamente la seconda forza in pista e questo viene dimostrato dalle prestazioni di Gasly che è riuscito a cogliere il quarto tempo. Da segnalare anche l’ottima prestazione di Albon che è riuscito ad ottenere il quinto posto con la Toro Rosso STR14. Molto positiva anche la sessione per l’Alfa Romeo Racing con Giovinazzi ottavo e Raikkonen nono.

Red Bull, novità sulla RB15

Il team anglo austriaco si è presentato sulle stradine del Principato di Monaco con un nuovo fondo piatto che presenta quattro generatori di vortice nella zona iniziale. Novità che dovrebbe aiutare la RB15 a trovare quel carico aerodinamico nella zona posteriore che, in questo inizio di mondiale, sembra uno dei punti critici di questa nuova vettura di Adrian Newey.

La seconda novità è relativa al muso della RB15, dove, è scomparso il famoso” buco” che aveva contraddistinto le ultime vetture di Milton Keynes. Una soluzione che era stata studiata per contenere il deleterio blocco aerodinamico che si crea nella parte anteriore della protuberanza e per sfruttare una maggior area di passaggio per l'aria passante sotto al nosecone. Ma, come potete osservare dall’immagine in basso, il team anglo austriaco ha pensato bene di presentarsi al Monaco GP con un muso tradizionale.

Le qualifiche saranno determinanti

Su questo tracciato bisogna prestare parecchia attenzione all’analisi degli stint di simulazione della qualifica visto che, la posizione in griglia, sarà fondamentale per il buon andamento della gara. Da quello che si è visto oggi sembra che la lotta per la prima fila sia una battaglia che coinvolgerà solamente i due piloti della Mercedes mentre, la battaglia per la seconda, sembra essere molto più serrata con le due Ferrari e la Red Bull che sembrano essere piuttosto vicine anche se, Verstappen, sembra essere il favorito per ottenere la terza piazza. Come potete osservare dalla tabella in basso il vantaggio della Mercedes sembra piuttosto ampio e, la W10, è la vettura più veloce in tutti i settori con Hamilton nei primi due mentre Bottas è stato il più rapido in quello terminale.

Mercedes

Si è trovata piuttosto bene tra le stradine del Principato a differenza delle ultime due edizioni dove aveva sofferto parecchio. Sia con le medie che con le soft sono stati veloci fin da subito a dimostrazione che riescono a portare gli pneumatici alla giusta finestra piuttosto rapidamente (specialmente le anteriori che su un tracciato come questo fanno parecchia fatica ad entrare nel giusto range). Se analizziamo i best sector della tabella in alto possiamo notare che, Bottas aveva un margine di miglioramento superiore al decimo di secondo mentre, Hamilton, ha ottenuto un tempo vicino al suo limite visto che il margine è di soli 27 millesimi. Se analizziamo gli ideal lap di Mercedes possiamo notare un gap di soli 4 millesimi tra i due.

Ferrari

Se osserviamo con attenzione il passo gara possiamo notare che la situazione vista nella simulazione di qualifica non è cambiata, anzi, Mercedes sembra avere un margine ancora più elevato.  Se osserviamo il grafico in basso possiamo notare che i due Mercedes sono separati da 2 decimi di secondo ma il resto del gruppo ha rimeditato distanze abissali con Red Bull che si è dimostrata più competitiva della SF90. 

 

La Rossa che fatica

Non ci si aspettava una Rossa competitiva su questo tracciato che ne esalta i limiti (velocità nelle curve medio-lente) e nasconde i pregi (efficienza aerodinamica e velocità in rettifilo). La SF90 ha faticato più degli altri team a scaldare gli penumatici anteriori ed ha avuto qualche problemi di graining specialmente nella prima sessione. Concludendo, la Mercedes sembra essere la vera favorita per la pole position e la vittoria di questo GP di Monaco. Ferrari e Red Bull non sembrano, da quello che si è visto oggi, avere la velocità per impensierire Bottas ed Hamilton e dovranno lottare per la seconda fila e sperare in qualche colpo di scena in gara per riuscire a scavalcare il duo Mercedes. Anche nelle dichiarazioni dei piloti è chiaro che, Mercedes, in questo fine settimana è irraggiungibile per tutti. Verstappen ha ammesso che non hanno la velocità di mettere pressione a Mercedes e che il massimo risultato a cui possono aspirare è il terzo posto.