Formula 1, GP di Budapest 2019: l'analisi delle qualifiche in Ungheria

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Cristiano Sponton

Le qualifiche del Gran Premio di Budapest confermano la crescita della Red Bull con la prima pole in carriera di Verstappen. I tempi della Ferrari dimostrano che gli aggiornamenti aerodinamici portati non sopperiscono alla mancanza di downforce e i livelli di carico della Mercedes sono nettamente superiori

LA DIRETTA DEL GP D'UNGHERIA

Le qualifiche odierne ci hanno regalato la prima pole position in carriera per Max Verstappen che è riuscito ad avere la meglio sul duo Mercedes con Bottas che è riuscito a precedere Hamilton. Solo quarto e quinto tempo per la Ferrari che, nonostante gli aggiornamenti, dimostra di continuare a soffrire i tracciati tortuosi. Solo sesto tempo per Gasly che, a parità di vettura, ha rimediato un gap piuttosto importante rispetto al poleman. Si conferma l’ottimo stato di forma della McLaren che è riuscita a qualificare entrambi i piloti in quarta fila con Norris che scatterà al via davanti a Sainz. Chiudono la top ten la Haas di Grosjean e l’Alfa Romeo di Raikkonen.

In Q1 Leclerc sbatte a muro ma riesce a continuare

Leclerc, quando ormai aveva realizzato un tempo che gli garantiva una qualificazione sicura, ha continuato a spingere e all’ultima curva è finito in testacoda sbattendo nelle protezioni il posteriore della sua SF90. L’impatto è stato molto violento ma, fortunatamente, l’angolo con cui la SF90 ha sbattuto contro il muro non ha danneggiato la sospensione posteriore e la trasmissione. Charles è subito rientrato ai box per permettere ai meccanici di sostituire completamente l’ala posteriore e sistemare la struttura deformabile posteriore. La vettura non ha subito nessun danno al fondi/estrattore e Leclerc è stato bravo nel portarla al quarto posto classificandosi davanti a Vettel.

I primi 6 partiranno con le gomme medie

I top 6, visto anche i pochi dati raccolti durante le libere, non hanno preso nessun rischio ed hanno deciso di qualificarsi con le gomme medie. Con queste compound la Mercedes sembra adattarsi molto bene ed è risultata leggermente più veloce della Red Bull di Verstappen. Ferrari si conferma, anche con questa mescola, come la terza forza in pista. La scelta è caduta su questa mescola per cercare di impostare la gara su una singola sosta montando la hard al pit stop per cercare di arrivare alla bandiera a scacchi. La soft, nonostante sia più rapida di circa 6 decimi al giro, non avrebbe permesso di realizzare un primo stint abbastanza lungo e per questo la scelta è ricaduta sulla mescola colorata di giallo. Vista la pioggia caduta nella giornata di ieri, i vari team, non sono riusciti ad immagazzinare tantissimi dati nel funzionamento delle gomme con il pieno di carburante. Questo potrebbe essere un vantaggio per Hamilton e la Mercedes visto che, tra i top team, sono stati gli unici che si sono concentrati nella simulazione di gara durante le prove libere 1.

I sorpassi in pista saranno piuttosto difficili, ma non impossibili, soprattutto se ci sarà un decadimento delle gomme posteriori che potrebbero creare grossi problemi in trazione rendendo possibile un attacco in curva 1 o nella successiva curva 2. Un altro fattore molto importante potrebbe essere l’undercut e quindi sarà fondamentale rimanere al “traino” del pilota che ti precede per sfruttare un’eventuale sosta anticipata per cercare di sopravanzarlo.

La Ferrari manca di downforce

La Ferrari si era presentata in Ungheria con degli sviluppi aerodinamici nella zona dei bargeboards per cercare di incrementare il carico aerodinamico della SF90. Dopo alcune prove comparative effettuate nella giornata di ieri, i nuovi pezzi, sono stati utilizzati sia da Leclerc che da Vettel a dimostrazione che i risultati visti combaciavano con quelli riscontrati in galleria del vento e al CFD.

Le qualifiche, però, ci hanno dimostrato che gli aerodinamici della Ferrari devono lavorare ancora molto per cercare di eguagliare i livelli di carico che riesce a generare la Mercedes W10 e la Red Bull RB15. Questa mancanza di downforce la si nota chiaramente osservando gli intertempi di Leclerc e Vettel nel secondo e terzo settore. Mancanza di carico che è stata ammessa anche dal pilota monegasco nelle consuete interviste post qualifica: “La Red Bull ha molto più carico aerodinamico e sapevamo che questo era il loro punto di forza e non il nostro. Ci aspettavamo di faticare in questo weekend e così è stato, ho comunque provato a fare il massimo”. Parole, quelle di Leclerc, che trovano conferma anche nelle dichiarazioni di Sebastian Vettel: “Non abbiamo abbastanza grip e manchiamo di downforce, specie in questo circuito; siamo più veloci nel primo settore perché c’è più rettifilo ma nel secondo settore e specie nel terzo è molto più difficile perché con le gomme non possiamo spingere”.

Se osserviamo il comportamento della SF90 possiamo notare che è stata la più veloce nel primo settore, quello sicuramente più veloce, dove si può utilizzare l’ala mobile. In questo tratto di pista sono state molto positive anche le prestazioni di Verstappen e della Mercedes di Bottas che sono riusciti a limitare piuttosto bene i “danni”. Non si può dire la stessa cosa di Hamilton che, proprio in questi 27 s, ha perso su Bottas ben 2 decimi che, alla fine, sono diventati fondamentali per l’esito delle qualifiche.I problemi per la SF90 iniziano nel settore 2 ma vengono amplificati nel terzo dove la SF90 fatica molto in inserimento di curva, infatti, paga nei confronti di Red Bull e Ferrari ben 3-4 decimi. Verstappen non è stato il più veloce in tutti i settori della pista ma è stato quello che ha saputo interpretare meglio tutte le curve del tracciato magiaro. La pole l’ha costruita, nei confronti di Bottas, specialmente nell’ultimo tratto dove è riuscito a guadagnare quasi 1 decimo nei confronti del pilota finlandese. Red Bull che parte con i favori del pronostico nella gara di domani visto che la pole position in Ungheria equivale a “mezza vittoria”. Sicuramente non sarà una gara facile per l’olandese visto che, Mercedes, sarà molto competitiva sul passo gara ed avranno la possibilità di giocare un 2 contro 1 visto che, Gasly, non potrà aiutare il suo compagno di team. Per la Ferrari dovrà essere una gara di attesa e dovrà cercare di cogliere ogni indecisione di Red Bull e Mercedes per cercare di guadagnare posizioni.