VIDEO. Paolo Sorrentino cita volentieri le fonti d'ispirazione del suo film da Oscar. Maradona, che accendeva le partite come la luce fa con il cinema, l'uomo in più. Aspettando lo spettacolo che Napoli e Roma offriranno domenica sera in campionato
Emozione, paura, silenzio e sentimento. Poi la bellezza, grande, dell'Oscar. Il fuoriclasse straniero nella notte di Los Angeles è Paolo Sorrentino. Così, mentre il cinema incrocia la storia del cinema, Sorrentino cita le sue fonti d'ispirazione.
E invece da dire ha avuto tantissimo, con il suo film - prima di tutto - poi citando quattro campioni, ognuno nella propria arte, capaci di trasmettere l'essenza dello spettacolo. Tra Fellini e Scorsese spunta Diego Armando Maradona, che accendeva le partite come la luce fa con il cinema, l'uomo in più. Titolo del suo film d'esordio, testimonianza della passione di Sorrentino per il calcio con omaggio allo stadio San Paolo.
Lì, quando Sorrentino andava ancora a scuola, Maradona faceva - con i piedi - la grande bellezza del campionato. Lì dove alla regia, guarda un po', c'è Benitez, che da bravo allenatore viaggia "una partita alla volta". Come Sorrentino, che dopo lo sprazzo di bellezza del Golden Globe s'è preso l'Oscar. Esulta pure De Laurentiis, poco meno di 140 caratteri e un grazie molto napoletano. Sentimentale quanto la dedica dell'uomo che ha reso un po' più forte l'Italia del cinema. Ringraziamento in anticipo per lo spettacolo che Napoli e Roma offriranno domenica sera. Ciak alle 8 e 1/2, pardon otto e quarantacinque, perché quello era Fellini. Sorrentino è un'altra storia, altrettanto vincente.
E invece da dire ha avuto tantissimo, con il suo film - prima di tutto - poi citando quattro campioni, ognuno nella propria arte, capaci di trasmettere l'essenza dello spettacolo. Tra Fellini e Scorsese spunta Diego Armando Maradona, che accendeva le partite come la luce fa con il cinema, l'uomo in più. Titolo del suo film d'esordio, testimonianza della passione di Sorrentino per il calcio con omaggio allo stadio San Paolo.
Lì, quando Sorrentino andava ancora a scuola, Maradona faceva - con i piedi - la grande bellezza del campionato. Lì dove alla regia, guarda un po', c'è Benitez, che da bravo allenatore viaggia "una partita alla volta". Come Sorrentino, che dopo lo sprazzo di bellezza del Golden Globe s'è preso l'Oscar. Esulta pure De Laurentiis, poco meno di 140 caratteri e un grazie molto napoletano. Sentimentale quanto la dedica dell'uomo che ha reso un po' più forte l'Italia del cinema. Ringraziamento in anticipo per lo spettacolo che Napoli e Roma offriranno domenica sera. Ciak alle 8 e 1/2, pardon otto e quarantacinque, perché quello era Fellini. Sorrentino è un'altra storia, altrettanto vincente.
Grazie Paolo, sei un napoletano che ci onora. Ti siamo veramente grati #ADL
— AurelioDeLaurentiis (@ADeLaurentiis) 3 Marzo 2014
Ma da Napoli arrivano anche gli applausi di Rafa Benitez, che lascia un messaggio sul proprio sito ufficiale: "I miei complimenti a Paolo Sorrentino, grande regista, che riporta l'Oscar in Italia dopo 15 anni. Un premio Oscar tifoso del Napoli! Complimenti Paolo, sei arrivato al traguardo una partita per volta. E' alla fine il bilancio è fantastico. Grande Sorrentino e Forza Napoli Sempre!".
