Eva Carneiro non si accontenta, vuole le scuse di Mourinho

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L’udienza privata davanti al giudice del lavoro di Croydon dell'ex dottoressa del Chelsea è durata più di sei ore. Se non verrà trovato un accordo per la causa ci sarà un processo a giugno, con tanto di testimoni e pubblicazione di e-mail e sms mai resi pubblici

Sei ore. Tanto è durata l'udienza privata di Eva Carneiro, l'ex dottoressa del Chelsea, davanti al giudice del lavoro di Croydon, a sud di Londra, al cui tribunale la donna si è rivolta per ottenere giustizia dopo la disputa con José Mourinho. L'ex medico dei Blues all'uscita non ha fatto dichiarazioni, e i suoi legali si sono limitati a far sapere che non ci saranno commenti finché non sarà stato trovato un accordo fra le parti.

Ma uno degli avvocati della donna, Mary O'Rourke, ha specificato che "siamo lontani, perché non c'è solo l'aspetto finanziario". Infatti la Carneiro vuole che Mourinho "si scusi pubblicamente" con lei per ciò che avrebbe fatto. Il portoghese aveva detto che la donna era stata allontanata per il suo "comportamento naif" durante il match contro lo Swansea, quando era entrata in campo per soccorrere l'infortunato Hazard.

Oltre alla causa di lavoro al Chelsea, la Carneiro ha intrapreso un'altra azione giudiziaria nei confronti del suo connazionale, quindi Mourinho (oggi assente in tribunale) per "mobbing e discriminazione sessista". Se non verrà trovato un accordo per la causa, ci sarà un processo a giugno, con tanto di testimoni e pubblicazione di e-mail e sms per ora non resi pubblici.