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Dovizioso dopo le qualifiche di Aragon: "Petrucci mi ha mancato di rispetto"

MotoGp

Dovizioso duro ai microfoni di Sky nei confronti di Petrucci, dopo le qualifiche di Aragon: "Mi ha mancato di rispetto. L'ho tirato tre volte e se fai così non avendo il passo significa che mi hai rubato il tempo. Non mi aspettavo che i piloti Ducati mi tirassero e lui ha fatto il suo, mi ha mancato di rispetto. Di ordini non abbiamo mai parlato, non è una questione di strategia"

PETRUCCI: "IO E DOVI CI CHIARIREMO IN VIAGGIO"

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Andrea Dovizioso si presenta davanti ai microfoni amareggiato e arrabbiato dopo quanto accaduto nelle qualifiche del GP di Aragon, in cui ha chiuso con il 13° tempo senza riuscire a entrare nel Q2. Il vicecampione del mondo non ha potuto sfruttare la scia delle altre Ducati, facendo a sua volta da traino a Petrucci

"Petrucci mi ha fatto girare le p...."

"Petrucci mi ha mancato di rispetto, mi ha fatto girare le p... oggi - ha detto Dovizioso a Sky Sport -. Non è andato fuori dalle regole, ma l’ho tirato tre volte e se tu fai così non avendo il passo vuol dire che mi ha rubato il tempo. È una questione di rispetto, per tutta la storia personale che c’è stata tra di noi. Mi aspettavo un comportamento diverso da lui, visto che mi sto giocando il Mondiale. Non mi aspettavo che i piloti Ducati mi tirassero e lui ha fatto il suo, semplicemente mi ha mancato di rispetto. Di ordini non abbiamo mai parlato e ripeto non è una questione di strategia". 

Le qualifiche

GP Aragon, pole di Quartararo. 13° Dovizioso

Lo sfogo nel box

Al rientro ai box, Dovizioso si è lasciato andare a uno sfogo di rabbia, scagliando i guanti dopo aver imprecato e andando via senza parlare con nessuno. Dovi scatterà 13°: un  risultato negativo per chi sta provando a conquistare il titolo. Andrea è 3° nella classifica del Mondiale, a -18 dal leader Fabio Quartararo. Il francese partirà invece dalla pole nel primo dei due GP in programma ad Aragon. 

Video

Dovizioso furibondo: duro sfogo al box

La conferenza stampa

Dovizioso aggiunge ulteriori dichiarazioni in conferenza stampa: "Stavamo migliorando. Andavo bene. Trovavo la velocità. Era un weekend che poteva raddrizzarsi. Poi c'è stato il problema della qualifica, con Petrucci. E fate attenzione che io non ho mai detto che volevo la sua scia. Come non è affatto vero che ci siamo parlati prima o che abbiamo deciso qualcosa. Non abbiamo deciso niente. Rilevo solo che tre volte su tre si è attaccato a me e ha fatto il suo tempo con la mia velocità. E questo per il tipo di rapporto che abbiamo e per la quantità di cose che ho fatto per lui negli ultimi anni non è stato elegante.Tutto qui. Io devo pensare che io sono in lotta per il Mondiale. Lui no.

 

Credi che fosse il caso di introdurre strategie di team? Visto che c’era di mezzo anche Miller?

"No, in questo caso direi non c'entra la Ducati. Era una questione di usare il cervello mentre si guida".

 

Questo fatto rovinerà il vostro rapporto?

"Non lo so. Non sono un rancoroso, uno di quelli che tengono il muso a vita. E tengo a ribadire che non ho chiesto aiuto. Non sono nella situazione in cui farlo. Ripeto solo che con tutto quello che ho fatto per lui, Danilo non è stato per nulla elegante nei miei confronti. Lui che di solito lo è anche più di altri"

 

Ma della strategia non servirebbe? E tu e Danilo vi siete parlati?

"Non dobbiamo fare strategie in Ducati. Ognuno corre come può. In passato è successo che sarebbero servite, con il pilota spagnolo della Ducati che conoscete (Lorenzo, ndr). E va bè…Adesso abbiamo bisogno di velocità, non di strategia. Non ci siamo parlati ancora io e Danilo"

 

Ma per la gara?

"Per domani, abbiamo un ottimo passo e possiamo fare una bella gara, ma non siamo veloci per recuperare molte posizioni. Qualcuna posso guadagnarla, ma non molte"

 

Ci sorprende un po' quando dici che serve velocità e non strategia. Cioè,  è strano che prima non facciate strategia e poi vi dobbiate lamentare che mancano l'intelligenza e il rispetto tra voi

"Puoi avere ragione. Non dico che sia sbagliato in assoluto. Sarebbe magari giusto pensare in modo strategico, ma in MotoGP è normale che di ragionamenti non se ne facciano a cinque gare dalla fine. Nel Mondiale io sono contro almeno tre piloti, e il mio problema è la velocità, non la strategia. Quello che è successo oggi non è colpa della Ducati"

 

Non pensi però che quello che in Formula1 funziona, funzionerebbe anche in MotoGP? Là danno ordini di scuderia e determinano risultati ed equilibri

"Queste situazioni sono sempre complicate. Quello che si vede in F1 a me non piace. Correre in quel modo lì tutto sulla strategia non fa parte del mondo delle moto. Potrebbe essere utile fare certi ragionamenti. Da un persona intelligente come Danilo non immaginavo che ci fosse bisogno che la Ducati dicesse qualcosa!"

 

Pensi che con Danilo ripianerete il rapporto, che tornerete al rapporto di prima? 

"Lui non mi ha ostacolato, questo sia chiaro. Se usi la testa puoi fare un ragionamento. Da lui mi aspettavo una reazione diversa. Io sono tranquillo e non rancoroso, anzi. Quello che scoccia me è che quando tu ti comporti bene in generale e fai del bene perché ci tieni serve che in cambio arrivi qualcosa. Non che devi farmi arrivare davanti, ma non è stato un bell'atteggiamento e non è la prima volta. Non mi è piaciuto"

 

Aspetti la sentenza Iannone o è troppo tardi?

"Non rispondo per non creare difficoltà a chi ci lavora. Ma non è quello il tema. Il tema non è nemmeno che rimango incazzato con una persona, ma è che domani parto tredicesimo, porca p......”

 

È una delusione umana o sportiva?

"È una delusione soprattutto umana ovviamente. Non sportiva. Ha pensato a portare a casa il suo massimo risultato. Non fraintendetemi, ma secondo me non ha pensato bene alla situazione in cui si trova con me"

 

Quando hai lanciato il guanto cosa voleva dire?

"Potete immaginarlo da soli"

Petrucci: "Nessun ordine da Ducati"

Questa la versione di Petrucci: "Prima della qualifica non mi sono parlato con Dovizioso e Ducati non mi ha dato alcuna indicazione - ha spiegato Petrucci a Sky Sport -. Io ho fatto quello che potevo, sono alcune gare che soffro nella velocità di punta e avevo bisogno di una scia in qualifica. Corro per me stesso, devo cercare di trarre il massimo da quello che ho, mi dispiace che in questo caso sia stato Dovizioso a farne le spese e che lui sia arrabbiato. Se Ducati mi avesse dato un ordine lo avrei rispettato, ma nessuno mi ha chiesto nulla".

L'altro pilota

La versione di Petrucci

Tardozzi: "E' stata una casualità"

Così Davide Tardozzi, team manager della Ducati, a Sky Sport: "Andrea è partito un giro prima, se potessi parlare con i piloti come in F1 magari gli avrei detto 'ok, tira tu', ma ribadisco: è stata una casualità, nessuno ha detto 'Andate fuori, Andrea tira e Danilo sta dietro. Non possiamo mettere tutte le Ducati davanti per tirare Dovi". 

il team manager

Tardozzi: "È stata una casualità"

Ciabatti: "Non esistono ordini di scuderia"

A Sky Sport MotoGP interviene anche Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati: "Non esistono ordini di scuderia, non potevamo dire nulla agli altri piloti come Miller che stava facendo un giro da solo. Andrea ci è rimasto male, lo ha anche espresso. Non si aspettava che Danilo si mettesse dietro. Andrea non voleva una strategia, ma tutti i piloti sono egoisti e in questo caso Danilo lo è stato, con Miller che poi ha tolto il secondo posto al Dovi". "Non è vero che Dovi non ha supporto - ha proseguito Ciabatti -. Non si aspettava che nel 2° giro veloce Danilo gli stesse dietro. Andrea non è arrabbiato con Ducati, il Mondiale lo vogliamo vincere anche noi. È il nostro primo obiettivo e lo possiamo vincere solo con lui".

Ducati

Ciabatti: "Non esistono ordini di scuderia"