MotoGP in Austria: le pagelle della Sprint Race di Spielberg
di p. beltramoIntroduzione
Massimo dei voti per Pecco Bagnaia, vincitore della Sprint in Austria, ma guidizio altissimo anche per Jorge Martin, che con il Ducatista ha ingaggiato un duello appassionante nel primo giro, e per Aleix Espargaro, terzo. Insufficienza per Marc Marquez, che ancora una volta non sfrutta l'occasione per andare a podio. Domenica alle 14 la gara lunga LIVE su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW
Quello che devi sapere
THE DUEL - BAGNAIA 10 E MARTIN 8
Difficile riuscirci, ma la sfida tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin sta diventando anche meglio, più appassionante e del celeberrimo film. Un primo giro pazzesco, sorpassi e controsorpassi, un errore dello spagnolo che poi ha deciso la gara, ma soprattutto una sensazione forte, evidente: che sia - questo - un duello tra un pilota, Pecco Bagnaia, che al talento sconfinato unisce un’intelligenza, una freddezza, una capacità di gestire e ragionare, analizzare dati e sensazioni, cattiveria e dolcezza, contro un altro, Jorge Martin, dal talento, dalla velocità, dall’aggressività spontanea, uno che sbaglia poco, affamato. Una lotta tra razionalità e istinto, tra Italia e Spagna, i due in sella ad una moto identica e da oggi, prima gara Sprint della seconda parte di stagione, alla fine pure a pari punti 250 a 250. Come dire, davvero, The Duel, dove i mezzi sono alla pari. E comunque Bagnaia, 10 considerando il 2023, ha infilato la terza vittoria consecutiva in Austria e ha avuto la fredda intelligenza analitica di capire che Martin non aveva perso il secondo per il lungo alla chicane e che avrebbe dovuto fare un long lap. Cosa che invece non ha capito del tutto Martin 8, preso com’era dalla foga agonistica. A sua scusante una ferita al dito pollice sinistro fattasi in bagno (possiamo chiamarli infortuni alla Sportiello?).
TROPPA VOGLIA - MARC MARQUEZ 5
Marc Marquez non ce la fa più. Si vede, si sente, si percepisce, lo urla il suo modo di correre che ha una voglia pazzesca di vincere la sua prima gara con Ducati. Si tratti di una Sprint o di un GP conta niente. Oggi una volta finito secondo per la penalizzazione di Martin, lui che era comunque terzo, ha provato a spingere al massimo per raggiungere Bagnaia, ma è caduto. Ci sta, tanto il traguardo più realistico per lui quest’anno è davvero mettere insieme podi e magari una o più vittorie, ma non sapeva che in quel giro durante il quale ha accorciato di 3 decimi il suo distacco da Pecco, il campione del mondo stava provando una mappa meno aggressiva sulla gomma posteriore per preparare meglio la gara lunga di domani. Insomma, non sarebbe comunque stata giornata. Podio buttato (5) e il fratellino Alex in terra alla prima curva riparte ma chiude ventesimo (4). Brutto sabato, purtroppo, per il team Gresini.
A-TEAM - ALEIX ESPARGARO 8, VINALES 5
Aprilia è soprattutto, anzi quasi soltanto, Aleix. Espargaro (8) corre bene, aggressivo, veloce, motivato come sempre e finisce sul podio per la caduta di Marquez, ma si merita il premio anche considerando la differenza con gli altri piloti della casa: Viñales (5), finisce 11°, Oliveira e Fernandez 13° e 14°. Manca compattezza, uniformità di risultati. Peccato.
DIFFICOLTA' KTM
C’è poco da fare, KTM quest’anno è meno competitiva di quanto non fosse lo scorso anno. Anche al Red Bull Ring, circuito di casa dove prova e sviluppa le sue moto, non ha ottenuto nulla di particolarmente positivo. Miller, il migliore (7) ha chiuso quinto, Binder (6) settimo in un gruppo in lotta che vedeva anche Morbidelli, ma lontani oltre 10 secondi dal vincitore, il collaudatore Pol Espargaro nono (7) e Acosta (5) decimo, ma dopo le botte prese qui e in questa prima metà di stagione ci sta che sia meno entusiasmante ed aggressivo di quanto ci si aspetti. È giovane, non ha paura, ma insomma, certi voli in MotoGP lasciano il segno.
L'ALTRA DUCATI - BASTIANINI 7
Fuori i due fratelli Marquez, alla fine i ducatisti se la sono cavata abbastanza bene, come sempre. Quarto un Bastianini (7) non ancora a suo agio su questa pista, ma che potrebbe sorprendere domenica, sesto un Morbidelli (6) che dopo aver firmato per la VR46 ha lottato e disputato una gara onesta, e ottavo Bezzecchi (6) che anche se non ancora perfettamente a posto.
YAMAHA
Sì, finire dodicesimo a quasi 18 secondi dal vincitore non è il massimo per Fabio Quartararo (6) e la Yamaha, ma aver messo dietro due Aprilia e comunque tutte le Honda è già qualcosa. Dopo i test di Misano vedremo cosa hanno fatto in Giappone. E potrebbe essere una sorpresa.
HONDA
Sempre dietro, ma l’abisso sembra meno profondo di quanto non fosse ad inizio stagione. Anche per Honda vale il discorso di Yamaha: vedremo dopo i test del 9 settembre dopo la prima delle due gare di Misano cosa Honda sarà riuscita a fare in mesi di lavoro sodo.