MotoGP a Motegi: le PAGELLE della Sprint Race del GP Giappone

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Introduzione

Massimo dei voti per Pecco Bagnaia, che vincendo la Sprint a Motegi si porta a -15 punti da Martin. Da 10 anche la gara di Acosta prima della caduta, unica KTM in mezzo alle Ducati. Stesso voto (9) per Bastianini e Marquez, autori di un duello spettacolare. Buona gara anche per Martin, che partendo dalla quarta fila chiude appena fuori dal podio: una rimonta da 8 in pagella

 

GP GIAPPONE, LA GARA LIVE

Quello che devi sapere

ACOSTA: GARA 10, POI LA CADUTA

Peccato siano finiti così, con una caduta, la gara, che per quanto sprint è pur sempre una gara vera, ma soprattutto il sogno di Pedrito Acosta che dopo la soddisfazione della prima pole position era davanti e assaporava il gusto della prima vittoria. Cose che capitano, è un errore che lo farà crescere ulteriormente e che aumenterà la sua fame. Stava dominando, unico marchio diverso, davanti a 7 Ducati. 10 fino alla caduta, poi vabbè, va perdonato considerando anche che è un esordiente. 

ACOSTA: GARA 10, POI LA CADUTA

BINDER NG E MILLER 7

Restando in casa KTM, peccato anche per Binder che ha avuto un problema tecnico e si è dovuto ritirare. NG. La prima alternativa in assoluto e in gara è comunque la KTM molto migliorata ultimamente e in grado di inserirsi là davanti. Miller, ottavo: 7.

BINDER NG E MILLER 7

GARA DI GESTIONE PER BAGNAIA: voto 10

Italian style in Giappone e in casa Honda con la soddisfazione, che sembra un film di fantascienza, di mettere 7 Ducati davanti a tutti proprio a Motegi. Davanti ad aprire il défilé il due volte campione del mondo Pecco Bagnaia che alla fine ha saputo approfittare meglio di tutti dell’occasione resa difficile dalla pioggia leggera che cadeva a sprazzi. Pecco ha inoltre dovuto gestire il consumo per aver percorso il giro di schieramento con una mappa da corsa che consuma più di quella “eco” che si usa di solito. Ha analizzato, gestito e soprattutto vinto recuperando ben 6 punti su Martin. 10. 

GARA DI GESTIONE PER BAGNAIA: voto 10

BASTIANINI E MARQUEZ VOTO 9

Secondo, un ottimo e aggressivo Bastianini che ha lottato in modo fantastico fino alla fine con uno come Marquez dando spettacolo. 9, stesso voto a MM93 che partiva dietro e ha comunque battuto Martin e conquistato un altro podietto. 

BASTIANINI E MARQUEZ VOTO 9

MARTIN 8 E MORBIDELLI 7

Martinator dalla quarta fila ha messo lì una partenza da cineteca, è arrivato subito davanti, poi un po’ di prudenza con l’occhio al mondiale lo ha fatto decidere di non prendere troppi rischi su un asfalto infido. 8, conserva 15 punti di vantaggio. Quinto nella sfilata Ducati, Franco Morbidelli: una gara positiva anche se può fare meglio, 7. 

MARTIN 8 E MORBIDELLI 7

DIGGIA 8, NONOSTANTE LA SPALLA DOLORANTE

Bene pure Di Giannantonio che nonostante la spalla sempre dolorante e assolutamente non guarita è finito sesto. 8 considerando la situazione e i secondi di distacco sugli altri dietro. Settimo, ma più lontano, Alex Marquez a chiudere la sfilata bolognese 6.

DIGGIA 8, NONOSTANTE LA SPALLA DOLORANTE

APRILIA INCOSTANTE: VOTO 5

Aprilia anche questa volta non è riuscita con Viñales a sfruttare la prima fila ed è stata subito relegata dietro al gruppo dei migliori finendo al nono posto a quasi 12 secondi dal vincitore. Troppo lontana, anche se non è questa la pista migliore per la casa veneta. 5. 

APRILIA INCOSTANTE: VOTO 5

ESPARGARO E FERNANDEZ 5

Espargaro fuori, Fernandez 11°, 5. Oliveira non presente, sostituito da Savadori che non ha né l’abitudine, né il ritmo per giocarsela come potrebbe se corresse sempre. La vera Aprilia si vedrà l’anno prossimo con l’arrivo di Martin, Bezzecchi e di Sterlacchini, ingegnere ex Ducati che arriva da KTM, a gestire la parte tecnica. 

ESPARGARO E FERNANDEZ 5

QUARTARARO E MARINI 4

Molto bello, educato, divertente, fantasioso il pubblico come sempre. Non come sempre la moto nipponiche con la prima Yamaha, quella di Quartararo, dodicesima (4) davanti alla prima Honda, di Marini, tredicesima (4). 

QUARTARARO E MARINI 4

YAMAHA E HONDA PROIETTATE AL FUTURO

A Motegi, sopra al circuito, domina, se non il più bello, uno dei primissimi musei dedicati ad auto e moto dell’universo, il Museo Honda, che racchiude anche molti pezzi rari di altre marche. A pensare alla geniale, straordinaria creatività meccanica che c’è esposta e coccolata là dentro e confrontarla con quanto si vede in pista adesso viene da piangere. Speriamo che, dopo i cambiamenti in Yamaha, l’arrivo di un tecnico come Romano Albesiano da Aprilia ad Honda possa far tornare la casa più grande del mondo ai suoi livelli. Così, come quest’anno, è sinceramente umiliante e il motociclismo giapponese non lo merita.

YAMAHA E HONDA PROIETTATE AL FUTURO