MotoGP a Buriram, le pagelle della Sprint Race del GP Thailandia

Gara fantastica di Enea Bastianini che ha approfittato di un suo ottimo scatto al via e di qualche problema nella partenza degli altri e ha preso un ritmo pazzesco, quasi da qualifica e ha messo uno spazio vuoto tra sé e gli altri che più nessuno è riuscito a colmare. Insomma, dategli buone qualifiche e una buona partenza e Bastianini non lo prende più nessuno, soprattutto ora che ha imparato ad essere immediatamente veloce. 10 e lode. 

Risultato buonissimo per Jorge Martin, che dopo un inizio difficile, ha rimontato superando Acosta, Marquez e Bagnaia finendo al secondo posto e aumentando di 2 punti il suo vantaggio su Bagnaia, ora salito a 22. Tanti se consideriamo che ora alla fine mancano soltanto 99 punti. Ha guidato benissimo, bello, convinto, sicuro, aggressivo. Sarà molto difficile batterlo quest’anno: 10.

Meno buono il risultato di Pecco Bagnaia che ha dovuto cedere ancora una volta al suo avversario spagnolo. C’è qualcosa che ultimamente non sta andando alla perfezione per Pecco: non riesce a fare sempre quella differenza che servirebbe per recuperare il distacco. Guida benissimo, la pole è stata una dimostrazione di superiorità e di pilotaggio sopraffino, ma poi quando ci sono i punti in palio qualcosa di sottile, impalpabile non gli consente di fare quello che vorrebbe. Sembra ancora sicuro, tranquillo, fiducioso. 9, ma deve tornare a prendere dei dieci.

Stavolta Marc Marquez con la sua Ducati dello scorso anno non è riuscito a infilarsi tra chi si giocava il podio. Ma comunque il migliore delle GP23 è ancora e sempre lui. 8. 

Dietro di lui il fratello, Alex Marquez, che ha recuperato qualche posizione ed è tornato al suo livello migliore. 8, guidando un gruppo di compagni di marca tutti i fila lì vicini: Morbidelli sesto, può fare meglio con la sua Ducati più aggiornata, 6. Il Bez 7, finisce davanti al suo compagno Diggia che per via della spalla merita 8.

Altra scivolata per Acosta che ha infilato la quinta caduta consecutiva in gara. Deve trovare letteralmente un po’ più di equilibrio, anche perché così rischia sempre di farsi male. 4. Dignitosi, ma senza la possibilità di fare di più, Binder nono e Miller decimo, che prendono un secondo al giro, 5. Non è una gran KTM questa thailandese.

Molto male la casa veneta in questa sprint: 14° R. Fernandez, 15° Espargaro, addirittura ventesimo con quasi 30 secondi di distacco presi in 13 giri Viñales. Un 3 generale perché, anche considerando che si tratta della fine di un ciclo, un regresso così evidente e notevole è veramente deludente. Troppo. Basti constatare che la migliore Aprilia stavolta è finita non soltanto dietro a Ducati e KTM, ma anche a una Yamaha e due Honda.

I progressi visti nelle ultime gare sono confermati con un Quartararo che finisce nei primi 10 attaccato a Binder (7) e Zarco e Mir (7) subito dietro a Miller. I voti considerano la competitività dei mezzi e la voglia che i piloti ci mettono. 

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