MotoGP a Termas de Rio Hondo: le pagelle del GP Argentina
di p. beltramoIntroduzione
Oltre alle qualifiche e alla Sprint Race, Marc e Alex Marquez terminano davanti a tutti anche nella gara lunga in Argentina. Torna sul podio Franco Morbidelli, quarto invece Pecco Bagnaia. Di seguito i voti della seconda gara della stagione 2025. Ogura squalificato (sarebbe stato da 9 al pari di Zarco), grave errore di Bezzecchi in partenza
GP ARGENTINA: HIGHLIGHTS - CLASSIFICA
Quello che devi sapere
FRATELLI NELLA STORIA
- Sono cresciuti insieme, vivevano insieme, l’anno scorso erano compagni di squadra nel Team Gresini. Evidentemente non riescono a stare lontani, così per la sesta volta su 6 in questo inizio di stagione i fratelli Marquez hanno occupato le prime due posizioni. È successo nelle qualifiche, nella Sprint e nei GP. Qualcosa di unico, straordinario, unico, forse irripetibile.

MARC MARQUEZ: 10 E LODE
- E stavolta Alex ha pure provato a vincere superando, poi provando a staccare Marc prima di cedere alla fame del cannibale otto volte campione del mondo che porta a casa il secondo “tutto mio” con pole, vittoria e giro veloce, oltre alle sprint. 10 e lode a Marc.

ALEX MARQUEZ: 10
- 10 ad Alex e al team Gresini che praticamente non sente la perdita di uno come il 93. Ovviamente i due sono anche primo e secondo nella classifica mondiale. Marc, poi, ha uguagliato il mito spagnolo Angel Nieto a quota 90 vittorie in GP e l’impressione è che non si fermerà qui…

MORBIDELLI: 10
- Le moto bolognesi quest’anno sono 6 anziché 8, ma cambia poco, pochissimo. 5 Desmo nei primi 5 posti in questo GP d’Argentina dicono tutto: altro 110 e lode alla casa di Borgo Panigale che ha vinto il suo 108° GP, il diciannovesimo consecutivo, 30 negli ultimi 31. Ducati ha poi piazzato un rinato Franco Morbidelli al terzo posto, sul podio 1414 giorni, 75 GP dopo l’ultima volta a Jerez 2021. Bravissimo il Morbido, che ha passato momenti difficili, ma ha tenuto duro ed è stato aiutato dall’ambiente del Team VR46 che gli ha dato fiducia, affetto e serenità: voto 10.

BAGNAIA: 7
- Giornata non bellissima per Pecco Bagnaia che non è salito sul podio e per il secondo weekend della stagione non è mai stato competitivo per il successo e stavolta ha dovuto cedere sia al minore dei Marquez, sia a Morbidelli con moto di team esterni: voto 7.

DI GIANNANTONIO: 8
- Buona gara per Di Giannantonio finito alla spalle di Pecco quinto un risultato che conferma la sua guarigione dopo l’infortunio di inizio stagione. Bene così anche per come ha battuto un coriaceo Zarco all’ultimo giro: voto 8.

ZARCO: 9
Ancora una volta seconda forza in campo con uno Zarco combattivo e motivato come sempre che si è giocato le migliori posizioni per tutto il GP. Bravissimo il pilota del team LCR che stacca sempre di molto i suoi compagni come Mir e Marini (comunque 10° e 11°: voto 7 per entrambi) e finisce 6°, ma comunque migliore dei non Ducati: voto 9. Bene anche Honda che mostra ancora progressi e umilia Yamaha e batte Aprilia e KTM. 7.

BINDER: 7
- Stavolta la casa austriaca si appoggia su Brad Binder per il suo miglior piazzamento, un non grandissimo settimo posto: voto 7.

ACOSTA: 6
- Altalenante Acosta (6) nono e lontani come in Thailandia sia Viñales sia Bastianini (5). Ma non può essere tutta colpa loro, la moto deve essere molto particolare e complicata da capire fino in fondo.

BEZZECCHI: 4
- Caduto Bezzecchi alla prima curva a causa di un suo errore (voto 4), l’onore della casa di Noale lo aveva salvato ancora una volta il bravo e sorprendente Ai Ogura, che aveva chiuso ottavo prima di essere squalificato per aver utilizzato un software della centralina non omologato. Fuori per infortunio Savadori (in bocca al lupo), non si vede l’ora che torni Martin con il suo carisma e la sua velocità, anche per non lasciare sempre tutto il peso sulle spalle del Bez.

DISASTRO YAMAHA: 4
Disastro Yamaha con la “miglior” moto, quella di Rins, al 12° posto. Poi 14° Miller, 15° Quartararo spinto fuori alla prima curva dal lungo di Bezzecchi, non al via Oliveira. Diamo un voto generale al marchio che appariva in risalita e invece sembra ripibato in grandissime difficoltà. Voto 4.

MOTO2
- La gara, quella vera, l’ha stravinta il divertente e simpatico inglese Jake Dixon con oltre 3” sul secondo e 10” sul terzo. Un dominio come dire, “noioso”, che non è mai stato minimamente in dubbio: 10 e lode, un successo che gli apre la possibilità di lottare per il titolo. Ora è secondo dietro al primo dei battuti in Argentina, Gonzales (9) di 12 punti. Un pilota tosto, continuo. Terzo un ottimo Celestino Vietti (8) che ha combattuto e alla fine ha staccato di quel che serviva un duro come Canet (8) e un rimontante Ramirez (8) un altro che sta là davanti in classifica. Undicesimo Tony Arbolino che fatica a tornare il pilota che conoscevamo nel 2023, ma qualche segnale di ritorno c’è stato. 6.

MOTO3
- Finale incredibile, indecifrabile come nella miglior tradizione della categoria con attesa spasmodica per le eventuali penalità per qualche pilota finito con le ruote sul verde che significa fuori pista. Il vincitore Piqueras, ottimo comunque, 10, non è stato penalizzato anche se è uscito chiaramente: valutazione discutibile, ma giustificata dal fatto che è stato superato, poi ha di nuovo preso la testa, quindi non avrebbe ottenuto un vantaggio. Ma la cosa più bella e insieme deludente è stata la gara di Bertelle che partito dalla pole, alla fine ha preso il via e ha guidato il gruppo fino a metà dell’ultimo giro, finendo poi però per venire superato dal gruppetto di velocissimi pazzoidi e chiudendo quinto, poi salendo quarto per la giusta penalizzazione di Furusato. 9, perché ci avevamo preso gusto, assaporavamo già una vittoria italiana. Che comunque arriverà se Matteo continuerà così. Bravo. Bene anche Fernandez e Rueda, sul podio col vincitore: 9. Buona la gara di Luca Lunetta settimo in coda al gruppo dei migliori dopo essere partito dietro: 7. Gara da gambero per Ricky Rossi, davanti a lottare coi migliori per più di metà gara poi finito sedicesimo, anche per via della scelta di gomme morbide. Peccato, 6. A punti anche Nepa e Foggia, decimo e undicesimo: 6.
